Bruxelles – La Regione Toscana può ripartire e può farlo fin da subito grazie all’approvazione da parte della Commissione europea (25 agosto) della modifica del Programma operativo della Toscana in Italia, reindirizzando 154,7 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per finanziare la ripresa economica dopo l’emergenza Coronavirus.
Saranno le piccole e medie imprese le principali beneficiarie del piano di investimento strutturale che prevede lo stanziamento di 141 milioni di euro a sostegno della produzione, della digitalizzazione e della riqualificazione delle aziende toscane, con un’attenzione particolare al settore del turismo. Altri 10 milioni saranno destinati alla sanità al fine di potenziare i presidi sanitari territoriali e la telemedicina, mentre 3,7 milioni di euro saranno investiti nella scuola per accompagnare l’insegnamento a distanza e le forme innovative di didattica.
Per evitare che le imprese beneficiarie dell’iniziativa incontrino problemi di liquidità, l’UE ha inoltre portato il tasso di cofinanziamento dell’iniziativa al 100%. “Essendo uno dei Paesi più colpiti dal coronavirus in Europa, sono lieta di vedere che le Regioni italiane stanno sempre più approfittando della Coronavirus Response Investment Initiative (CRII)” ha dichiarato la commissaria europea per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira.
“Ciò mostra l’approccio globale di cui abbiamo bisogno per rispondere in modo efficace ai bisogni delle persone in tempi così difficili: dalla salute all’economia e all’istruzione, in linea con il nostro motto di non lasciare indietro nessuno”. Per far sì che le parole della commissaria Ferreira non siano vane sta adesso alle altre regioni italiane seguire l’esempio della Toscana e riconvertire il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo sociale europeo (FSE) in tempi rapidi e utili.