Bruxelles – Basta alla disinformazione, e adesso basta anche al cospirazionismo. La Commissione europea ha deciso di predisporre un meccanismo di ‘controinformazione’ volta a indebolire e sconfiggere le teorie del complotto, altra forma di fake news che l’esecutivo comunitario è impegnato a contrastare. “La pandemia di coronavirus ha visto un aumento di teorie cospirative dannose e fuorvianti, per lo più diffuse online”, la denuncia dell’esecutivo comunitario, che ha deciso di lavorare assieme all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) per contrastare la disiformazione sul web.
UE e UNESCO hanno realizzato una di dieci infografiche utili ai cittadini-utenti di “identificare, sfatare e contrastare le teorie del complotto” in quello che assume la forma di una sorta di decalogo della corretta informazione. Essere consapevoli che esistono spiegazioni semplicistiche a questioni complesse, verificare sempre prima di condividere messaggi e contenuti, tenere a mente che la diffusione di notizie false può avere conseguenze, spesso negative. E ancora: le teorie del complotto conducono spesso a discriminazione, intolleranza e razzismo, imparare a replicare a chi sostiene le tesi cospirazioniste. Questi i consigli utili per imparare a muoversi nella rete sempre più ingarbugliata delle informazioni inadeguate.
“La disinformazione e le teorie del complotto danneggiano la salute delle nostre democrazie, e questo è stato chiarito molto nel contesto di una pandemia globale”, sottolinea Vera Jourová, vicepresidente della Commissione UE responsabile per Valori e trasparenza . “I cittadini devono essere dotati di strumenti utili per riconoscere e sfatare tali teorie”. Da qui l’esigenza di lavorare ad un programma informativo e metterlo a disposizione di tutti sull’apposita sezione del sito internet della Commissione europea e sulle pagine web dell’UNESCO.