Bruxelles – Alleati ma pur sempre rivali in politica. Il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, sfida la ‘sua’ cancelliera, Angela Merkel, nel governo di coalizione tra i principali partiti nazionali Sarà lui il candidato del partito social-democratico (SPD) a correre per la successione della leader socialdemocratica (CDU) alle prossime elezioni in programma nella seconda metà del 2021.
L’SPD, che non trionfa alle elezioni federali dal 2002, ha deciso di puntare sull’attuale ministro delle Finanze per cercare di tornare alla guida del governo. Il dicastero da lui ricoperto e il ruolo di vice-cancelliere lo rende una delle figure di spicco dell’esecutivo e del partito. Ma soprattutto è la figura che politicamente esce meglio dalla crisi del Coronavirus. E’ lui che in Germania ha messo a punto il piano da 130 miliardi di euro per sostenere e stimolare l’economia nazionale, ed è sempre lui che a livello europeo ha lavorato fin dall’inizio al Piano per la ripresa, nella sua versione iniziale di proposta franco-tedesca fino a quella finale adottata dai capi di Stato e di governo dell’UE a fine luglio, e sempre appoggiata dall’Italia.
Le sue quotazioni sono dunque in rapida ascesa. L’opinione pubblica nazionale lo apprezza, e l’SPD potrebbe aver trovato il suo cavallo vincente dopo la scelta probabilmente poco felice del 2017 di Martin Schulz, l’ex presidente del Parlamento europeo molto noto a Bruxelles ma poco familiare ai tedeschi. Scholz ha permesso alla Germania di modificare le posizioni fortemente pro-austerità per spostare il baricentro verso politiche più espansive.
Non sarà però un compito facile quello del candidato socialdemocratico alla testa del governo tedesco. L’SPD, stando agli ultimi sondaggi, sarebbe divenuto il terzo partito per indice di gradimento dopo la CDU di Angela Merkel e i Verdi.