Roma – Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica SGR (FIEE SGR), il primo fondo italiano e tra i più grandi fondi europei specializzati nel settore dell’efficienza energetica a servizio della transizione energetica, ha varato il suo secondo fondo – l’Italian Energy Efficiency Fund II (FIEE II) – con un primo closing di 127,5 milioni di euro, superiore al minimo iniziale di 100 milioni, e l’obiettivo di raggiungere il target di 175 milioni entro l’anno.
FIEE II, spiega una nota, ha raccolto i capitali della European Investment Bank (EIB) e di prestigiosi investitori istituzionali e family office italiani, che complessivamente gestiscono patrimoni per circa 2.000 miliardi. In particolare, EIB – investitore istituzionale nella green economy e nella transizione energetica tra i più rilevanti nel panorama mondiale, e già anchor investor nel primo fondo (FIEE I) con 25 milioni – ha incrementato il proprio commitment a circa 40 milioni, confermando il proprio ruolo di anchor investor. L’investimento di EIB è supportato dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS).
Partecipa a FIEE II con il ruolo di anchor investor ed un commitment di 30 milioni, doppio rispetto all’investimento in FIEE I, anche Aviva, guidata da Alberto Vacca, Chief Business & Investment Officer Italia. Con 320 anni di storia e oltre 33 milioni di clienti nel mondo, Aviva è tra le più grandi compagnie assicurative su scala globale, ed è da tempo attenta alle tematiche ESG nelle proprie decisioni di investimento.
FIEE II parte con il grande sostegno non solo di EIB ma anche degli investitori di FIEE I, che hanno risposto con entusiasmo alla raccolta sottoscrivendo oltre il 90% degli importi del primo closing. Attraverso FIEE II, FIEE SGR amplierà il proprio raggio d’azione anche al resto dell’Unione Europea, e potrà investire non solo in società di servizi ma anche in produttori di tecnologie nell’ambito dell’efficienza energetica, con particolare attenzione alle smart cities e alle comunità energetiche, oltre a portare avanti iniziative selezionate nel campo delle energie rinnovabili.
FIEE SGR è gestita dagli amministratori delegati Raffaele Mellone, ex managing director di Merrill Lynch, e Andrea Marano, già dirigente di Enel Green Power, oltre che dal presidente Fulvio Conti, già amministratore delegato di Enel e presidente di TIM. La compagine dei promotori include anche Lamse S.p.A. (holding di partecipazioni di Andrea Agnelli e della sorella Anna) e Maurizio Cereda (in precedenza vicedirettore generale e consigliere di Mediobanca). Del consiglio di amministrazione della SGR fanno parte anche Gianfilippo Mancini, manager di lunga esperienza nel settore dell’energia maturata in Enel e più recentemente in qualità di amministratore delegato di Sorgenia, e Giorgio Catallozzi. consigliere indipendente con un’esperienza pluriennale nel settore dell’efficienza energetica. I promotori hanno assunto un impegno finanziario in FIEE II pari a €4 milioni, replicando quanto fatto in FIEE I.
Il vicepresidente di EIB Dario Scannapieco ha spiegato che “l’Italia ha molto da guadagnare dagli investimenti in efficienza energetica, come pure dai progetti di energia rinnovabile di piccola taglia che il Fondo implementerà. Inoltre, la focalizzazione di FIEE sui segmenti della mobilità a basse emissioni, delle smart cities e della digitalizzazione rappresentano un segnale che tali investimenti non sono oggi solo necessari ma anche profittevoli”.