Bruxelles – Nel quadro delle norme sugli aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato un regime di buoni per 200 milioni di euro, volto ad aiutare le famiglie a basso reddito in Italia ad accedere ai servizi a banda larga ad alta velocità. La misura intende contribuire a ridurre il divario digitale in Italia, limitando contestualmente eventuali distorsioni della concorrenza.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha spiegato che questo intervento italiano “contribuirà a ridurre il divario digitale del Paese, che nell’emergenza del coronavirus è diventato ancor più evidente. Il regime farà sì che le famiglie ammissibili possano telelavorare e aver accesso ai servizi educativi offerti online senza costi aggiuntivi, attraverso la tecnologia di loro scelta”
Secondo la commissaria inoltre si tratta di un esempio per i Ventisette: “La decisione – ha detto – offre agli Stati membri indicazioni utili su come questo tipo di regime di voucher possa essere allineato alle norme sugli aiuti di Stato“.
Il regime italiano intende sostenere le famiglie a basso reddito grazie a voucher per acquistare servizi a banda larga con velocità di scaricamento dati (download) pari ad almeno 30 megabit al secondo (Mbps), privilegiando la più alta velocità disponibile, fatta salva la presenza nella zona interessata delle varie infrastrutture necessarie. I voucher coprono anche l’offerta – da parte del medesimo operatore di telecomunicazioni – delle apparecchiature necessarie, come un tablet o un personal computer.
La misura mira a consentire alle famiglie ammissibili di telelavorare e accedere a servizi, educativi e di altro tipo, forniti online da scuole, università, prestatori di servizi pubblici e imprese.
La Commissione ha rilevato che la misura sarà neutra sotto il profilo tecnologico. Le famiglie ammissibili potranno usare il voucher per iscriversi a qualsiasi servizio d’accesso a banda larga di nuova generazione (NGA) presso l’operatore di loro scelta. Inoltre, non vi sarà discriminazione basata sull’origine dell’operatore di telecomunicazioni o sull’origine dei prodotti. Qualsiasi operatore di telecomunicazioni in grado di fornire alle famiglie ammissibili i servizi a banda larga NGA e le apparecchiature per gli utenti finali necessarie avrà la possibilità di offrire i propri servizi.
L’Italia prenderà inoltre le misure necessarie per evitare indebite distorsioni della concorrenza, in particolare verificherà che il regime non sia usato per limitarsi a sostituire iscrizioni già esistenti ai servizi a banda larga NGA.
La connettività a banda larga riveste un’importanza strategica per la crescita e l’innovazione in Europa in tutti i comparti dell’economia, anche ai fini della coesione sociale e territoriale. L’agenda digitale europea riconosce i vantaggi socioeconomici della banda larga e fissa obiettivi allo sviluppo della banda larga in Europa, tra i quali si annovera la soglia del 50 % o più di famiglie europee servite da connessioni internet superiori a 100 Mbps.