Bruxelles – Dalla lotta al terrorismo alla criminalità organizzata, dalla prevenzione e individuazione delle minacce ibride alla promozione della sicurezza informatica. La Commissione europea ha lanciato oggi una strategia europea per la sicurezza per i prossimi cinque anni (2020-2025). L’idea è quella di collegare vari ambiti della sicurezza che rientrano nelle competenze europee per costruirne un ecosistema integrato, “una casa unica” dice Margaritis Schinas presentandola dal palco del Berlaymont.
Come dice il commissario europeo responsabile per la promozione dello stile di vita europeo, “la sicurezza è una questione trasversale che si estende in quasi tutte le sfere della vita e colpisce una moltitudine di settori”. Innanzitutto, Bruxelles punta a creazione di “un ambiente di sicurezza a prova di futuro”, promuovendo nuove norme sulla protezione e la resilienza delle infrastrutture critiche, sia fisiche che digitali, e completando la revisione della direttiva europea sulla rete e sui sistemi di informazione (la principale legislazione europea sulla cybersicurezza) per delineare le priorità strategiche dell’UE in materia di cybercrime.
In secondo luogo, si prepara ad affrontare le minacce in evoluzione, le cosiddette minacce ibride, constatando che “i criminali sfruttano sempre di più lo sviluppo tecnologico, con malware e furti di dati in aumento”. La Commissione si assicurerà che le norme europee in vigore contro il crimine informatico siano correttamente applicate. Punta inoltre a migliorare le azioni di contrasto a disposizione delle indagini digitali, “assicurandosi che dispongano di strumenti, tecniche e competenze adeguate”. Questi includono l’intelligenza artificiale, i big data e l’elaborazione ad alte prestazioni nella politica di sicurezza.
Oltre al cybercrime e alle minacce ibride, nella strategia non manca il riferimento alla protezione dei cittadini da terrorismo e criminalità organizzata, con l’idea di rafforzare anche la cooperazione con i Paesi terzi e con le organizzazioni internazionali fondamentali nella lotta al terrorismo. Il tutto si accompagna con la promozione di un ecosistema di sicurezza europeo, rafforzando il mandato dell’Europol e l’ulteriore sviluppo dell’Eurojust, che si occupano di lotta al crimine.
Droghe, abusi su minori e traffico armi da fuoco
Il tema della sicurezza è ampio e trasversale e con la strategia presentata oggi, la Commissione intende concentrarsi su “settori in cui l’UE può fare la differenza nel proteggere le persone in tutta Europa, anticipando e affrontando le minacce in evoluzione” aggiunge la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson. Nei prossimi anni, “il mio lavoro sulla sicurezza interna dell’UE costruirà un sistema”, ha aggiunto. Contestualmente, l’Esecutivo ha varato anche le prime tre iniziative immediate per implementare la strategia e per combattere l’abuso sessuale sui minori, il traffico di droga e quello delle armi da fuoco.
Quanto alla prima, da Bruxelles osservano che la crisi da Coronavirus, con il conseguente aumento del tempo trascorso in casa, hanno contribuito ad aggravare il problema degli abusi sui minori, che il più delle volte convivono con chi abusa di loro. In aumento anche le segnalazioni di abusi sessuali su minori online da 23 mila nel 2010 a più di 725 mila nel 2019. Per far fronte a un fenomeno in aumento, Bruxelles nella sua iniziativa dedicata ai minori propone un migliore coordinamento pensando di creare un nuovo Centro europeo sugli abusi sessuali sui minori; lavorare sulla prevenzione e per realizzare un solido quadro giuridico che comprenda la completa attuazione della legislazione UE esistente in materia.
Nel quadro di una nuova agenda europea e piano d’azione sulla droga, rafforzeranno gli sforzi per ridurre la domanda e l’offerta e rafforzare la cooperazione con i partner esterni, anche rafforzando misure di sicurezza sul traffico illecito di stupefacenti. In ultimo, il suo piano d’azione contro il traffico di droga nasce dalla considerazione che la proliferazione e la disponibilità di armi da fuoco illegali aumentano il pericolo rappresentato dalla criminalità organizzata, compresi gli attacchi terroristici. In quest’ottica, l’UE mira soprattutto a intervenire sul quadro giuridico per ridurre i rischi di dirottamento delle armi da fuoco dal mercato legale a quello nero; rafforzare l’applicazione della legge per fermare i trafficanti e infine promuovere la cooperazione internazionale sul tema.