Bruxelles – Ancora bassa inflazione nell’eurozona. A giugno l’indice del costo della vita è salito a quota 0,3%, in aumento rispetto a maggio (+0,2 punti percentuali). Lo rileva Eurostat negli ultimi dati diffusi. A contribuire al lieve rialzo generi alimentari, alcol e tabacco (+0,60 punti percentuali), servizi (+0,55), beni industriali non energetici (+0,05).
Solo quattro dei 19 Paesi con la moneta unica registrano un’inflazione pari o superiore all’1%. Si tratta di Malta, Austria, Paesi Bassi e Slovacchia. Nove Stati hanno indice negativo, tra cui l’Italia, dove la deflazione aumenta rispetto a maggio (da -0,3% a -0,4%). L’Italia è in controtendenza generale, ma non è sola. Nell’area euro anche Cipro (da -1,4% a -2,2%), Grecia (da -0,7% a -1,9%) Lettonia (da 0.9% a -1,1%) e Francia (da 0,4% a 0,2%) vedono un deterioramento inflattivo.
Considerando invece l’Europa a ventisette, tra maggio e giugno l’inflazione è diminuita in sette Stati membri (Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Slovacchia), mentre gli indici dei prezzi al consumo sono aumentati negli altri venti.
Solo quattro Paesi dell’UE (Romania, Ungheria, Repubblica ceca e Polonia) hanno un’inflazione pari o superiore all’obiettivo di un’inflazione al 2%. Nessuno di questi ha la moneta unica.