Roma – “C’è qualche segnale di ripresa ma continueremo la nostra azione di stimolo” per il sostegno dell’economia. Non cambiano le azioni di politica monetaria della Banca centrale europea che ha riunito oggi l’ultimo consiglio direttivo prima della pausa estiva. Confermato il PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) programma d’acquisto dei titoli sovrani per contrastare la crisi da Covid, che rimane invariato ai 1.350 miliardi.
“Abbiamo solo rallentato gli acquisti” rispetto ai primi tempi, ha detto la presidente Christine Lagarde dopo aver notato che “le pressioni dei mercati si sono attenuate” ma “continueranno a essere effettuati in maniera flessibile nel corso del tempo e fra i vari Paesi” così come previsto dal piano.
E lo scenario per ora prevede ancora l’utilizzo completo di tutta la dotazione, nonostante dal lancio del PEPP “si siano ridotti gli spread e ci sia stato sicuramente un significativo miglioramento delle condizioni finanziarie, una leggera ripresa delle attività economiche a maggio e a giugno, ma non siamo ancora a dove eravamo prima della pandemia”.
A poche ore dal vertice UE sul fondo per la ripresa e il programma Next generation EU, la presidente della BCE ha inviato ai leader il suo forte auspicio per un’intesa: “Voi avete in mano molte aspettative e speranze e spero che abbiate successo”, augurando che il Recovery sia “veloce, flessibile e consistente”.
“Diamo per scontato che arriverà” dice con un cauto ottimismo Lagarde, fino a spingerla a preferire uno strumento che “sarà un forte mix di trasferimenti a fondo perduto e prestiti, e i primi in misura maggiore”.
Affinché il fondo per la ripresa raggiunga la sua piena efficacia, ha aggiunto che “deve essere ancorato a solide politiche strutturali” promosse a livello nazionale”.
Sulla necessità di fare presto e far arrivare prima possibile il sostegno ai Paesi membri, Lagarde ha spiegato che “i processi negoziali a Bruxelles richiedono tempo e possono essere difficili ma i leader europei sono ben coscienti dell’importanza di non perdere tempo e di dare un segnale”.