Bruxelles – Via libera dal Parlamento europeo alla riforma nel settore del trasporto su strada. Gli eurodeputati hanno approvato ieri sera (8 luglio) senza modifiche i tre atti normativi che costituiscono il cosiddetto pacchetto sulla mobilità per la riforma dell’autotrasporto, adottato dal Consiglio UE lo scorso aprile.
Per porre fine alle distorsioni della concorrenza nel settore del trasporto su strada e garantire migliori condizioni di riposo per i conducenti, scrivono dal Parlamento, sono state modificate le norme sul distacco dei conducenti, i tempi di guida e i periodi di riposo dei guidatori. Prevista inoltre un’applicazione più rigorosa delle norme sul cabotaggio (il trasporto di merci effettuato a titolo temporaneo da trasportatori non residenti in uno Stato membro ospitante). Un “primo importante passo per tutelare i lavoratori del settore e le imprese italiane dalla concorrenza sleale dei Paesi dell’Est Europa che sfrutta lavoratori mal pagati in condizioni di lavoro inammissibili, anche per tutelare la sicurezza stradale”, commenta in una nota l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle, Mario Furore.
Dopo anni di stop and go “nel complesso il sistema di riforme è equilibrato ed ha raggiunto un punto di compromesso tra il blocco dell’est e quello dell’ovest. Per gli italiani – sottolinea l’eurodeputato del PD Giuseppe Ferrandino – era improrogabile garantire una più equa retribuzione, che non falsasse il principio della libera concorrenza e che offrisse garanzie salariali certe al settore degli autotrasportatori. Altro punto centrale per il quale siamo soddisfatti è l’estensione dei tempi di riposo, che consentiranno turni di lavoro più corti e maggiore sicurezza sulle strade, con l’introduzione del tachigrafo intelligente, per garantire la corretta applicazione delle nuove regole”.
Nello specifico, le nuove regole contribuiranno a garantire migliori condizioni di riposo per i conducenti e permetteranno loro di trascorrere più tempo a casa, mentre le aziende dovranno organizzare i loro orari in modo che i conducenti impegnati in servizi di trasporto di merci internazionale possano tornare a casa a intervalli regolari (ogni tre o quattro settimane, in funzione del loro orario di lavoro). Il riposo settimanale regolare obbligatorio non potrà essere effettuato nella cabina dell’autocarro e se sarà lontano da casa, l’azienda è tenuta a pagare le spese di alloggio.
Per rendere la concorrenza più equa “i tachigrafi dei veicoli saranno utilizzati per registrare i passaggi di frontiera al fine di contrastare le frodi. Per evitare il cabotaggio sistematico, è previsto un periodo di incompatibilità di quattro giorni prima che si possano effettuare ulteriori operazioni di cabotaggio all’interno dello stesso paese con lo stesso veicolo”. Per combattere il ricorso alle società fittizie e pratiche illegali, le imprese di autotrasporto devono poter dimostrare di essere sostanzialmente attive nello Stato membro in cui sono registrate.
“Dopo anni di intensa attività, finalmente il Parlamento europeo ha approvato le norme che accolgono alcune delle proposte avanzate da Conftrasporto-Confcommercio, sulle quali la Confederazione nazionale dei trasporti e della logistica ha lavorato per molto tempo”, commenta il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che ha accolto la notizia dell’approvazione da parte dell’Eurocamera.