Bruxelles – L’irlandese Paschal Donohoe è il nuovo presidente dell’Eurogruppo. Entrerà in carica il 13 luglio e vi resterà per due anni e mezzo. L’esponente del PPE succede al dimissionario Mario Centeno dopo aver vinto il ballottaggio con la spagnola Nadia Calviño, indipendente all’interno del governo socialista di Pedro Sanchez. I Popolari si riprendono la poltrona dell’Eurogruppo, che non era più appannaggio di un esponente del centro-destra europeo dai tempi di Jean-Claude Juncker.
Donohoe ha dovuto attendere il secondo turno. Il primo giro di votazioni non ha premiato nessuno dei tre pretendenti, ma è servito a capire la piega che stava prendendo la procedura di elezione. Alla fine del primo scrutinio l’irlandese ha totalizzato nove voti, contro i cinque degli altri due sfidanti. Il lussemburghese Pierre Gramegna ha deciso di ritirarsi dalla competizione, assicurano il proprio voto al candidato del nord. A quel punto, con il PPE compatto sul candidato irlandese e il voto del Lussemburgo (a guida liberale) la maggioranza richiesta di 10 voti su 19 è stata cosa fatta.
“Sono onorato di essere stato eletto”, le prime parole dopo la lettura dell’esito del secondo scrutinio. “Non vedo l’ora di lavorare con tutti i miei colleghi dell’Eurogruppo negli anni a venire per garantire una ripresa equa e inclusiva per tutti, mentre affrontiamo le sfide future con determinazione”.
A sorprendere nel conteggio, il voto finale di Malta, Paese del sud a guida laburista, che si è schierata con gli Stati del nord e a guida popolare. In più di un’occasione, in passato e anche in recente, è stato fatto notare come Irlanda e Malta abbiano realtà fiscali ‘particolari’. Certamente sull’isoletta del Mediterraneo avranno fatto i loro calcoli.
Dal voto escono sconfitte le principali economie dell’eurozona. Germania, Francia, Italia e Spagna hanno sostenuto fino alla fine Calviño. Ora questi Paesi potranno cercare di usare questo voto come moneta di scambio nei negoziati su bilancio e meccanismo per la ripresa.
Il primo a complimentarsi con Donohoe è stato Mario Centeno, presidente uscente. “Sono certo che l’Eurogruppo è in buone mani”. Congratulazioni arrivano anche dal Valdis Dombrovskis, un popolare, vicepresidente esecutivo della Commissione UE. “Congratulazioni per la tua elezione a Presidente dell’Eurogruppo. Assumi l’incarico di capitano della nave in condizioni burrascose, ma sono convinto che, sotto la tua abile gestione, l’Eurogruppo consegnerà e prenderà le azioni rapide e decisive di cui abbiamo bisogno in questo momento”.
La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha un pensiero per entrambi i presidenti, quello entrante e quello uscente. “Congratulazioni per la tua elezione tua elezione a presidente dell’Eurogruppo. Non vedo l’ora di lavorare con te”. Nello stesso messaggio “anche i miei ringraziamenti a Mario Centeno per la nostra eccellente collaborazione e per il suo contributo all’Europa”.
Arrivano anche le reazioni ufficiali del Partito popolare europeo, che aveva sostenuto ufficialmente la candidatura dell’irlandese. “La sua esperienza e dedizione aiuteranno a guidare l’occupazione e la crescita economica in questo momento difficile”, il messaggio affidato al canale twitter. “La sua chiara visione di una ripresa europea forte e inclusiva garantirà che nessuno Stato membro venga lasciato indietro”.
Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo fa i suoi complimenti al nuovo presidente, ma sottolinea: “Chiediamo con forza a Donohoe di rappresentare gli interessi dell’intera Unione e di recepire le chiarissime indicazioni espresse dal Parlamento europeo, e quindi dei cittadini europei, in tema di politiche fiscali: l’introduzione di nuove risorse proprie europee non è più rinviabile, a partire da una base consolidata fiscale comune per tutte le imprese europee, da una tassa sulle transazioni finanziarie e da una tassa sul digitale per i grandi colossi del web. Non possiamo permettere che si rimanga paralizzati su un tema così delicato come la lotta al dumping fiscale: su queste riforme saremo inflessibili”.