Bruxelles- Sono lontani i tempi in cui la Germania era conosciuta in Europa per le politiche di austerity, di freno al debito e di “zero deficit”. Berlino non mira certo al risparmio nel finanziamento alle sue imprese e ha ottenuto oggi l’autorizzazione della Commissione europea allo sblocco di ulteriori 500 miliardi di euro per il suo maxi-piano di rilancio economico post-Covid 19.
Per l’esecutivo europeo il regime tedesco soddisfa pienamente le regole di antitrust del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 ” delineato dalla Commissione il 20 Marzo scorso e risulta conforme alle condizioni di aiuti sotto forma di garanzia, di prestiti subordinati rispettando le misure di ricapitalizzazione.
“In questi momenti difficili, continuiamo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri al fine di trovare soluzioni pratiche che agevolino l’accesso al finanziamento delle imprese colpite dalla pandemia del coronavirus, nel rispetto della regolamentazione UE” ha detto il Commissaria europeo alla concorrenza Margrethe Vestager. ”Il fondo tedesco mira a sbloccare 500 miliardi di euro in liquidità e sostegno al capitale. Il regime garantisce che lo Stato sia sufficientemente remunerato in confronto ai rischi che i contribuenti affrontano, e, per quel che concerne le misure di ricapitalizzazione, che ci siano incentivi per l’uscita dello Stato nei tempi più rapidi, e che il sostegno sia accompagnato da condizioni adeguate, tra cui il divieto di dividendi, il pagamento di bonus e ulteriori misure per limitare le distorsioni della concorrenza“.
Il piano di finanziamento è composto da 400 miliardi di euro di garanzie per debiti aziendali e di 100 miliardi di euro destinati a prestiti o investimenti azionari. Ulteriori 100 miliardi potranno inoltre essere sbloccati per rifinanziare gli aiuti di Stato già autorizzati dalla Commissione portando così il budget totale del maxi-piano tedesco a 600 miliardi di euro.
Si stima che all’incirca la metà degli aiuti di Stato approvati dalla Commissione all’interno del “Quadro temporaneo di aiuto di Stato ” siano stati utilizzati per sostenere il rilancio delle imprese tedesche come Lufthansa, TUI o Deutsche Bank . Se la Commissaria europea alla concorrenza ha detto che la Germania può rappresentare la “locomotiva europea” per uscire dalla crisi ha anche ammesso che il fatto che “non tutti i paesi dispongono del margine di manovra economica della Germania” fosse “un eccellente argomento in favore di un solido piano di rilancio europeo“.