Bruxelles – Patto di stabilità sospeso almeno fino alla primavera del 2021, poi al massimo quella data si dovrà decidere se riattivare le regole sui conti pubblici oppure no. E’ la raccomandazione alla Commissione europea dello European Fiscal Board, l’organismo di consulenza indipendente a cui l’esecutivo comunitario si affida per le decisioni in materia economica e di bilancio.
A seguito della pandemia di COVID-19 e la recessione che ne è scaturita, la Commissione UE ha deciso di ricorrere alle ‘clausole di fuga’ che consentono la sospensione temporanea delle regole. La scadenza per riesaminare la decisione è “fissata alla primavera del 2021 al più tardi”, conferma il vicepresidente esecutivo della Commissione UE, Valdis Dombrovskis. Del rapporto si è parlato nella riunione del collegio dei commissari, e nella relazione del gruppo di consulenza conferma che “il periodo rimane difficile, con le prospettive di crescita circondate da profonde incertezza”.
In questo scenario, spiega Dombrovskis, “proteggere gli investimenti diventa di grande importanza per la ripresa” dopo la crisi innescata dal Coronavirus. Quanto alla sospensione del patto di stabilità, il lettone ricorda che è giustificata da “grave recessione o nell’area euro o nell’UE nel suo complesso, e questo è il parametro a cui continuiamo a dare attenzione”.