Bruxelles – Il peggio della pandemia, con tutte le cautele del caso, dovrebbe essere passato. Ma “il recupero dalla pandemia di Coronavirus sarà una questione complicata”. Christine Lagarde mette in guardia: non bisogna cedere agli ottimismi. Anche se adesso non si è più in regime di confinamento, le cose non vanno bene. “Probabilmente abbiamo superato il punto più basso, e lo dico con un po’ di trepidazione perché ovviamente potrebbe esserci una seconda ondata”, dice la presidente della Banca centrale intervenendo al Northern Light Summit.
E subito, dopo una mattinata incerta le Borse europee (e l’euro con loro) hanno reagito positivamente, drammaticamente alla ricerca di un motivo per darsi un po’ di fiducia come sono, con dati terribili dalle aziende e i timori per una scoda ondata di pandemia che potrebbe davvero far precipitare le cose. Parallelamente il nostro spread sui Bund è sceso quasi a 170 punti base e l’asta del Tesoro su Bot semestrali per 7 miliardi di euro ha visto ancora una discesa dei rendimenti, negativi per lo 0,224%.
C’è dunque solo la possibilità e l’auspicio che il peggio sia passato, e che anche se così dovesse essere, comunque bisogna fare attenzione a come si riparte. La ripresa “sarà incompleta”, per questo “dobbiamo essere estremamente attenti a quelli che sono più vulnerabili”. Stando ai dati a disposizione della BCE, il Prodotto interno lordo dell’area euro è sceso del 16% nel primo semestre dell’anno, e si prevede che da luglio in poi la traiettoria tornerà a crescere, ma a ritmi minori della contrazione. In sintesi: dopo una contrazione dell’8,7% per l’intero 2020, l’Eurotower si attende un rimbalzo del 5,2% nel 2021 e del 3,3% nel 2022.
Non ci sarà dunque un ritorno alla normalità immediato, anche perché, sottolinea Lagarde, “il risparmio è cresciuto notevolmente negli ultimi due mesi ma ci vorrà un po’ prima che si traduca in investimenti e spese”. Giusto dunque intervenire e continuare a farlo. “Le banche centrali hanno risposto massicciamente alla sfida” posta dalla pandemia di COVID-19, e “non ho dubbi sul fatto che dobbiamo usare tutti gli strumenti disponibili”.