Roma – Nelle scorse settimane la direzione generale competition della Commissione europea aveva chiesto ai management di FCA e Peugeot chiarimenti sul progetto di fusione. Risposte mai arrivate e per Bruxelles non c’è stato altro da fare che aprire un’indagine ufficiale. Nei prossimi 90 giorni l’antitrust europea esaminerà nei dettagli gli effetti probabili dell’operazione proposta, e determinare eventualmente se questa riduca in modo significativo una concorrenza nel mercato.
Le preoccupazioni preliminari che erano state avanzate dagli uffici della commissaria Margrethe Vestager, riguardano principalmente il settore dei veicoli commerciali leggeri come furgoni e van su cui i due costruttori hanno una posizione di rilievo in 14 Paesi del mercato interno.
Tuttavia FCA e Peugeot hanno deciso di non presentare impegni e ora dovranno attendere la fine dell’indagine, e in una nota ostentano sicurezza sugli esiti del via libera. “Nel portare avanti le attività dei team di lavoro congiunti – scrivono – forniremo alla Commissione europea e alle altre autorità di regolamentazione informazioni dettagliate sui significativi benefici derivanti della fusione proposta per i clienti, l’industria in Europa e ciascun gruppo. L’obiettivo condiviso è di finalizzare l’operazione entro la fine del primo trimestre 2021”.
Per le due case automobilistiche “i preparativi per la fusione procedono come da programma”, segnalando che “le autorità antitrust di Stati Uniti, Cina e Giappone e Russia hanno già dato la loro approvazione”. Un aspetto che però non avrebbe molta rilevanza perché e sul mercato economico europeo che Bruxelles concentrerà le sue indagini. Lo ha spiegato Margrethe Vestager ricordando che il settore dei furgoni è molto importante per le persone, le piccole e le grandi imprese nella consegna di beni e servizi ai consumatori.
“Un mercato in crescita, sempre più importante in un’economia digitale e Fiat e Peugeot con il loro ampio portafoglio di marchi e modelli, hanno una forte posizione in molti paesi europei”. Nel valutare attentamente “la posizione e l’impatto sulla concorrenza”, la Commissaria ha ricordato che “dovremo garantire la salvaguardia “di un sano panorama competitivo per tutti gli individui e le imprese che per le loro attività fanno affidamento su furgoni commerciali”.