Bruxelles – In Europa il numero dei contagi da Covid-19 continua a scendere, ma la pandemia non è finita. La commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, cita gli ultimi dati dell’ECDC (il 9 giugno nei Paesi europei l’incidenza della malattia risultava diminuita dell’80 per cento rispetto al picco del 9 aprile) per ricordare che è necessario continuare a non abbassare la guardia. “La vigilanza continua è d’obbligo, e dobbiamo essere pronti a revocare il rilassamento delle misure restrittive, se necessario”.
L’unica vera strategia di uscita dalla crisi sarà sviluppare un vaccino contro la pandemia e farsi carico di renderlo disponibile e fruibile da tutti, in Europa e nel mondo. “Nessuna regione del mondo è sicura finché non saremo tutti al sicuro” ribadisce la commissaria, annunciando che la prossima settimana la Commissione europea presenterà una strategia europea per i vaccini anti-Covid. L’Esecutivo europeo ha messo sul tavolo dei ministri della Salute riuniti in videoconferenza l’idea di un approccio comune dell’UE per garantire la fornitura dei vaccini, la ‘strategia UE per il vaccino’. A quanto risulta dalle parole della commissaria cipriota, i ministri dei Ventisette hanno accordato all’Esecutivo comunitario un forte mandato politico per negoziare per conto loro gli acquisti anticipati dei vaccini contro il Coronavirus.
Commissione europea e presidenza croata di turno al Consiglio esortano gli Stati a evitare iniziative parallele individuali per l’acquisto del vaccino. Secondo Reuters, alcuni Stati membri (Italia, Germania, Francia e Paesi Bassi) avrebbero già avviato trattative con aziende farmaceutiche per l’acquisto di vaccini. Da qui l’esortazione ai governi europei ad agire in tempi rapidi ma soprattutto farlo insieme, senza competizione almeno a livello europeo. “Questo eviterà la concorrenza tra di noi e offrirà ai produttori di vaccini un processo di negoziazione semplificato”.
Concretamente, la proposta della Commissione europea è quella di stipulare accordi di acquisto anticipato con diversi sviluppatori di vaccini attraverso un processo unico e gestito dalla Commissione per conto degli Stati membri. Appena il vaccino sarà disponibile, gli Stati membri potranno acquistare un determinato numero di dosi a un certo prezzo. Per finanziare questi accordi di acquisto anticipato sarà sfruttato lo strumento di sostegno all’emergenza, per una dotazione iniziale di almeno 2,7 miliardi.