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La dimensione regionale nel contesto della politica europea è un elemento molto importante per comprendere il funzionamento dell’UE. Dopo aver presentato un organo istituzionale centrale in tale ambito come il Comitato europeo delle regioni andiamo oggi a parlare del ruolo della Commissione.
In quanto esecutivo comunitario, la Commissione europea è l’organo normativo e amministrativo posto al vertice di una serie di politiche, tra cui anche quella regionale. Il suo ruolo dunque è centrale tanto sotto il profilo della legislazione quanto sotto il profilo dell’implementazione. Nello svolgere questi compiti, la Commissione si avvale di una serie di strumenti e procedure che la portano a interagire con una moltitudine di soggetti, come Parlamento, Consiglio e Comitato delle regioni fino a interfacciarsi con gli Stati membri e le Regioni.
Il ruolo della Commissione nella fase di pianificazione: la Strategia Europa 2020 e il Quadro Finanziario Pluriennale
Un primo elemento utile a valutare il ruolo della Commissione nella definizione della politica regionale europea è identificabile nel documento strategico che definisce le traiettorie politiche pluriennali dell’Unione. La Strategia Europa 2020 – così come altri documenti che l’hanno preceduta, come la Strategia di Lisbona – si pone alla base di tutte quelle attività legislative e regolamentari successive che riguardano anche la materia regionale. Difatti nella Comunicazione, pubblicata nel 2010, la Commissione indica molti obiettivi rilevanti in materia di sviluppo regionale in aree come occupazione, lotta alla povertà, innovazione o sostenibilità ambientale. In tale ottica, diverse Comunicazioni definiscono nel dettaglio il contributo della politica regionale al raggiungimento degli obiettivi generali di Europa 2020.
Strettamente legato alla Strategia Europa 2020 è il Quadro Finanziario Pluriennale (Multiannual Financial Framework, MFF). Anche in questo ambito il ruolo della Commissione risulta centrale: è infatti questa a dover presentare una proposta a Parlamento e Consiglio, i quali dovranno approvare le prospettive settennali di spesa (ad esempio, attualmente si sta per chiudere il MFF 2014-2020), la ripartizione di risorse per annualità e per rubriche di spesa dei budget annuali. Proprio nella politica di bilancio si sostanziano quindi le basi finanziarie della politica regionale e la Commissione è un attore centrale nel negoziato inter-istituzionale che porta allo stanziamento di tali risorse e nella formalizzazione delle proposte in materia.
Dalla composizione del MFF possiamo vedere che circa il 34% delle risorse pluriennali è destinato proprio alla “coesione economica, sociale e territoriale”. Tuttavia, anche altre rubriche risultano trasversali alla politica regionale. Infatti, ulteriori dotazioni finanziarie sono indirizzate verso le regioni europee tramite altri macro settori di spesa come competitività (13%) e crescita sostenibile (39%).
(Approfondimento a cura de Lo Spiegone. Vai sul loro sito per leggere tutto il testo)