Bruxelles – L’Italia non ha più scuse. L’Europa è venuto incontro al Paese come più poteva, adesso deve fare quello che si rende necessario. Il messaggio contenuto nelle parole di Paolo Gentiloni è questo. “Grazie alla nuova proposta di bilancio e strategia per la ripresa l’Italia adesso ha 2,1 miliardi di euro attraverso il Just Transition Fund”, premette il commissario per l’Economia intervistato in occasione del Forum R2B – Research to Business. “Due miliardi per le bonifiche ambientali è una grande sfida per un Paese come il nostro”.
Le risorse sono state date, e molte di più di quanto proposto inizialmente (364 milioni). Ora la Commissione si attende azioni concrete ed efficaci, sul fronte ambientale come sul fronte degli investimenti laddove servono davvero. Anche qui l’indicazione di Gentiloni è chiara. “La Banca centrale interviene e il suo intervento è molto importante, perché stabilizza i mercati finanziari. Ma la BCE non finanzia il sistema sanitario italiano”. A buon intenditor, poche parole. E’ lì che il governo dovrà darsi da fare, anche in previsione di una possibile seconda ondata di Coronavirus.
Quindi, un ulteriore monito. Iniziare già da ora a strategia di riduzione del debito. “Fin dall’inizio abbiamo mandato un messaggio chiaro e tempestivo, quando abbiamo deciso di sospendere il patto di stabilità e crescita e invitato gli Stati a politiche espansive”. Ma il problema della sostenibilità dei conti pubblici “non scompare dal dibattito”, e quindi “nel medio termine Paesi come l’Italia dovranno affrontare la questione della riduzione della curva del debito”. Perché, spiega Gentiloni, “adesso tutti sono considerati sostenibili sul mercato, ma accumulare debito rischia, col tempo, di essere un problema”.