Bruxelles – Lavorare per evitare il peggio, da adesso. La pandemia di COVID-19 deve indurre a ragionare in termini preventivi, così da essere pronti a future ondate di Coronavirus. Per questo serve una strategia comune. Francia, Germania, Spagna, Belgio, Polonia e Danimarca si rivolgono alla Commissione europea per avviare un percorso comune di risposta alle prossime crisi sanitarie. I leader di questi sei Stati hanno scritto direttamente a Ursula von der Leyen per richiamare l’attenzione su “un approccio comune europeo”. Per questo si chiede già da adesso “un mandato rafforzato” per il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (ECDC).
“Individuare le carenze è essenziale”, scrivono Emmanuel Macron, Angela Merkel, Pedro Sanchez, Sophie Wilmes, Mateusz Morawiecki e Mette Frederiksen. “Questo presuppone una fornitura sufficiente di dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici, medicinali critici e vaccini”. Ma presuppone anche una politica sicura di approvvigionamento. Sarà dunque indispensabile “identificazione di nuovi partner commerciali con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dei paesi dell’UE dai singoli fornitori”.
I leader dei Paesi UE avranno l’occasione di confrontarsi su questo tema il 19 giugno, quando si ritroveranno per il vertice del Consiglio europeo (in videoconferenza), ma intanto questo gruppo di Stati produce la base di lavoro per le settimane e i mesi a seguire. L’intervento su internet è un altro tassello di questa politica di risposta alla pandemia. Francia, Germania, Spagna, Belgio, Polonia e Danimarca chiedono di “impedire” la diffusione di informazioni inesatte e potenzialmente letali attraverso i social network.
La Commissione europea conferma di aver ricevuto la lettera, attraverso il capo del servizio dei portavoce, Eric Mamer, che nel ringraziare i leader per il contributo offre loro già rassicurazioni. “Se si dà un’occhiata al contenuto della lettera, molto è stato già fatto per rispondere a molti dei temi sollevati” dai sei capi di Stato e di governo. Mamer ricorda che la proposta per un nuovo bilancio pluriennale e quella del meccanismo per la ripresa rispondono proprio all’esigenza di un approccio comune. Quanto ai rimedi più sanitari, “la prossima settimana la Commissione discuterà la strategia per i vaccini“.