Londra – L’industria dei viaggi e delle compagnie aeree commerciali ha subito notevoli danni a causa della pandemia da Covid-19. Secondo i dati recentemente resi noti dall’International Air Transport Association (IATA), l’industria aeronautica globale è destinata a perdere 252 miliardi di dollari nel 2020, con molte compagnie aeree che hanno presentato istanza di fallimento e che hanno tagliato fino al 90% della loro capacità.
Con queste premesse, come si può far ripartire l’industria aeronautica globale? La City University Of London ci ha inviato un’intervista curata dallo stesso Ateneo a Linus Bauer, consulente dell’industria aeronautica e Visiting Lecturer alla stessa Università che volentieri pubblichiamo.
Nonostante l’obbligo della mascherina e il controllo della temperatura corporea all’imbarco, i passeggeri hanno ancora paura di volare. Quali ulteriori misure possono adottare le compagnie aeree per tranquillizzarli?
La salute e la sicurezza rimarranno un fattore sempre presente perché saranno la paura e la fiducia le due emozioni in primo piano nella pianificazione di un viaggio. Nelle ultime due settimane abbiamo assistito a nuovi attacchi di “rabbia aerea”. Le compagnie aeree non avevano mantenuto la promessa di mantenere i posti centrali vuoti e i passeggeri non avevano rispettato la distanza sociale. Le compagnie aeree dovrebbero essere più trasparenti e assertive nella comunicazione dei protocolli di distanziamento sociale. Nell’era dei social media i passeggeri vogliono essere informati, per esempio con videomessaggi, sulle precauzioni prese per viaggiare in sicurezza – dalle misure preventive a bordo ai processi di pulizia e sanificazione, fino ai cambiamenti in tempo reale degli orari dei voli. Ciò limiterebbe i timori dei passeggeri più attenti alla propria salute e degli ultracinquantenni. Quando le persone pensano che una compagnia aerea non rispetti la loro salute e la loro sicurezza, ne cercano subito una che lo faccia!
Con la crisi sempre più profonda dell’industria aeronautica mondiale e le grandi compagnie aeree che rischiano di fallire, chiedere aiuto al governo rimane l’unica strada percorribile?
Per i grandi gruppi di compagnie aeree globali, l’aiuto del governo è l’unico modo per sopravvivere. In Germania, ad esempio, reinvestire fondi di stabilizzazione con speciali piani di prestito della precedente crisi finanziaria mondiale è la migliore soluzione per le società azionarie tedesche, come la compagnia di bandiera Lufthansa.
Con il crollo del prezzo del petrolio e quello della domanda, le tariffe diventeranno più vantaggiose per i viaggiatori?
In realtà, la maggior parte delle compagnie aeree non beneficerà del ribasso del petrolio. Inoltre, l’epidemia di Covid-19 ha fatto sì che le esigenze di consumo di carburante delle compagnie aeree saranno inferiori al previsto. Per quanto riguarda la domanda, nei prossimi tre anni le compagnie aeree soffriranno di una domanda inferiore. A causa dei mezzi tecnologici come le videoconferenze e della recessione economica, i viaggi d’affari saranno limitati per soddisfare le esigenze essenziali e una parte di questi potrebbe non tornare mai più. Si prevede una riduzione del 5-8% nel medio termine. Questi eventi contribuiranno ad aumentare le tariffe aeree nel medio termine. Tuttavia, possiamo aspettarci tariffe più economiche per un periodo di tempo limitato, all’inizio, assieme ad altri metodi per stimolare il traffico e la domanda durante la fase di recupero.
Ci sono aree geografiche meglio preparate al ritorno alla normalità?
È improbabile che si torni alla normalità prima del 2022. Detto questo, credo che Paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda abbiano un vantaggio geografico e abbiano fatto un grande lavoro di consolidamento dei legami tra loro durante questa pandemia. Una “bolla” di viaggio Trans-Tasman sarà istituita non appena sarà sicuro consentire i voli tra i due Paesi. Se funziona bene, potrebbero considerare di invitare le isole del Pacifico e Singapore ad unirsi ad essa. Questo modello potrebbe rivelarsi un buon esempio per il resto del mondo.
Le compagnie aeree cambieranno in meglio? L’epidemia di Covid-19 potrebbe costringere le compagnie aeree mal gestite a diventare più efficienti?
Ogni singola crisi porta con sé nuove opportunità per migliorare le cose. Gli errori del passato possono essere corretti. Dopo il campanello d’allarme di questa crisi, si presterà molta più attenzione a questioni come la sostenibilità e l’ambiente, che condurranno, in futuro, a una maggiore efficienza operativa.
In che modo la pandemia influenzerà l’addestramento dei piloti?
I piloti, gli assistenti di volo e gli addetti all’imbarco sono i gruppi più direttamente interessati dal forte calo della domanda da quando l’epidemia è diventata una pandemia e ha sostanzialmente bloccato i viaggi aerei di milioni di persone. La crisi dovuta al Covid-19 ha trasformato la carenza mondiale di piloti in un’eccedenza. La crisi attuale ha cambiato tutto, le compagnie aeree hanno licenziato migliaia di piloti a causa dei tagli di capacità per i prossimi tre anni.