Bruxelles – Le partite destinate a Polonia e Paesi Bassi del milione e mezzo di mascherine protettive contro il coronavirus inviate dalla Commissione europea a 17 stati membri, più il Regno Unito, “non sono a norma”, protestano le autorità dei due Paesi. Si tratta della prima parte di una fornitura totale di 10 milioni di pezzi.
“E’ vero, abbiamo avuto queste comunicazioni da due governi”, ha ammesso Stefan De Keersmaecker, un portavoce della Commissione, specificando che per le autorità locali “le mascherine non sarebbero conformi” alle norme fissate dallo stesso esecutivo europeo. La fornitura a quanto si apprende era stata acquistata da un fornitore cinese.
“Per noi la sicurezza delle mascherine è una priorità assoluta, dunque abbiamo scritto a tutti gli Stati membri che hanno ricevuto queste mascherine (tra i quali l’Italia, ndr) per chiedere informazioni sulla qualità”, ha aggiunto il portavoce. Bruxelles assicura però che la Commissione “ha seguito scrupolosamente tutti i controlli ed i certificati previsti”.
Si è comunque deciso di sospendere la consegna delle mascherine ancora mancanti per poter procedere a controlli di qualità e decidere come procedere.