Bruxelles – Dall’UE nessun ripensamento o passo indietro sul Green Deal. Di fronte agli eurodeputati della commissione Trasporti, Frans Timmermans conferma la linea della Commissione europea: non c’è alcuna contraddizione tra la necessità di una ripresa economica post-pandemia e l’ambizione di realizzarla in linea con gli obiettivi di neutralità climatica al 2050.
Per ripartire serviranno ingenti investimenti e una massimizzazione delle capacità dell’Unione europea. Soprattutto servirà investire risorse in una nuova economia, senza perdere tempo a ripristinare quella vecchia. A chi, dall’Europarlamento, gli domanda se l’UE possa permettersi di pensare alla realizzazione del ‘patto verde europeo’ nel mezzo di una crisi sanitaria di vasta portata, spiega che dovendo già mobilitare un enorme quantitativo di risorse per uscire dalla crisi economica innescata dalla pandemia, l’Unione europea dovrebbe puntare già da ora su un’economia più verde e sostenibile.
Altrimenti, insiste il vicepresidente della Commissione in capo al Green Deal, il rischio è quello di sperperare risorse e investimenti in una vecchia economia “senza futuro”. Ecco la scommessa dell’UE nel mondo post-Coronavirus. Gli investimenti e la mobilitazione di risorse dovranno rivitalizzare l’economia europea a breve termine, ma anche contribuire a sostenere gli obiettivi e le priorità di lungo termine.
Tra i settori dell’economia europea quello dei trasporti è tra i più segnati dalle ricadute economiche, ma anche tra i più cruciali per la transizione verde europea. La ricerca di un trasporto più sostenibile dovrà orientare gli investimenti futuri nel senso di una mobilità più pulita, a emissioni ridotte o addirittura nulle. Rilancio del trasporto ferroviario, soprattutto per le merci; incremento dei punti di ricarica per sostenere la mobilità elettrica (la Commissione punta ad arrivare entro il 2030 a 20 milioni di punti in UE); ampliamento dell’offerta dei trasporti pubblici e delle possibilità per i ciclisti, sono alcuni dei punti su cui pone l’accento il vicepresidente della Commissione. “Dobbiamo imporci obiettivi sostenibili nel settore” aggiunge, e queste “dovrebbero essere le linee guida per la ripresa post-Covid“.
Lo sforzo per la ricostruzione economica, sintetizza, dovrà coincidere con lo sforzo di rendere la società europea più sostenibile. In quest’ottica, un ruolo di primo piano sarà giocato dalle energie rinnovabili, dice il vicepresidente sottolineando anche la necessità di puntare su idrogeno e metano come “energie del futuro” per favorire la transizione verso una completa decarbonizzazione in alcuni settori dell’economia più in difficoltà per il raggiungimento dei target climatici. Più fatti e meno parole: soprattutto per sostenere il settore trasporti a mantenere posti di lavoro, gli eurodeputati della commissione TRAN hanno sollecitato il vicepresidente esecutivo a fornire proposte e atti concreti da parte della Commissione.