Bruxelles – Via libera come stabilito già il 10 aprile scorso. Le richieste olandesi di maggiori condizioni per poter beneficiari dei prestiti del fondo salva-Stati ESM per rispondere alla pandemia di COVID-19 sono cadute nel vuoto. L’Eurogruppo conferma che il Meccanismo europeo di stabilità presterà fino al 2% dei prodotti interni lordi al loro valore di fine 2019, che la linea di credito sarà attivata solo su richiesta dei governi interessati, i quali avranno a disposizione dieci anni per rimborsare, a tassi agevolati (dello 0,1%, ma non saranno fissi e quindi poi varieranno).
La linea di credito è prevista fino al 31 dicembre 2022, “ma potrà essere estesa anche oltre se le condizioni dovessero richiederlo, cosa che non ci auguriamo” perché vorrebbe dire che la pandemia di COVID-19 sarebbe ancora in corso, precisa il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno. In caso di richiesta di aiuti, si potrà avere un prestito per un periodo di dodici mesi, a cui possono aggiungersi massimo due ulteriori prestiti, di sei mesi ciascuna.
Non ci saranno controlli capillari né commissariamenti. L‘unico requisito per accedere alla linea di credito del Meccanismo di stabilità sarà l’utilizzo dei fondi richiesti solo per sostenere il finanziamento interno dell’assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi ai trattamenti e alla prevenzione dovuti alla crisi COVID 19. “La sorveglianza rafforzata si applicherà solo, e sottolineo ‘solo’, per la spesa dei soldi dell’ESM”, ribadisce il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni. Gli Stati dovranno presentare una certificazione con le spese previste, e sulla base di questo poi si faranno i controlli.
“E’ molto positivo, dopo che abbiamo lavorato duramente per trovare questo accordo, dopo 16 ore, abbiamo lavorato per renderlo operativo”, sottolinea Gentiloni, senza fare il nome dei Paesi Bassi che pure quell’intesa raggiunta a marzo hanno cercato di ‘emendarla’ fino all’ultimo. Neppure il presidente del Parlamento europeo fa nomi, ma David Sassoli si rivolge ai tanti critici dentro e fuori l’Italia. “Tutti quelli che hanno fatto perdere tempo agli italiani e hanno lanciato offese, adesso abbiano il coraggio di chiedere scusa”, il suo commento alla fine delle videoconferenza.