Bruxelles – Si allunga la lista nera UE dei Paesi terzi ritenuti ad alto rischio di riciclaggio di denaro. La Commissione europea ha aggiornato l’elenco, aggiungendone 12 nuovi a quelli già messi in precedenza. Spicca l’inclusione di Panama, fino ad oggi tenuta fuori.
L’esecutivo comunitario inserisce nella lista black list Bahamas, Barbados, Botswana, Cambogia, Ghana, Giamaica, Mauritius, Mongolia, Myanmar, Nicaragua, Panama e Zimbabwe. Questi Paesi si aggiungono a quelli già presenti nella lista (Afghanistan, Corea del nord, Iran, Iraq, Pakistan, Siria, Trinidad e Tobago, Uganda, Vanuatu e Yemen). Salgono così a 22 i Paesi terzi finiti nel mirino dell’UE.
Nel processo di revisione periodica della lista di quegli Stati che “pongono minacce significative al sistema finanziario dell’Unione” a causa di carenze nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo sono stati rimossi dall’insieme dei ‘cattivi’ Bosnia-Erzegovina, Etiopia, Guyana, Laos, Sri Lanka e Tunisia. Continuano a essere fuori dell’azione dell’UE Arabia Saudita e le dipendenze degli Stati Uniti.
La nuova lista sarà ora inoltrata a Parlamento e Consiglio Ue per l’approvazione. Ci sarà tempo un mese per il via libera, prorogabile di altri 30 giorni se fosse necessario. La Commissione europea precisa che “in considerazione della pandemia di coronavirus”, il regolamento così emendato con la nuova lista non entra in vigore subito ma si applica a partire dall’1 ottobre.