- L'Europa come non l'avete mai letta -
domenica, 25 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Opinioni » Asimmetrie sostanziali di un’Europa al bivio

    Asimmetrie sostanziali di un’Europa al bivio

    Giampaolo Conte</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@GiampaoloConte" target="_blank">@GiampaoloConte</a> di Giampaolo Conte @GiampaoloConte
    6 Maggio 2020
    in Opinioni

    Il dibattito corrente sul futuro dell’Unione Europea merita un’analisi più profonda, sulle caratteristiche ed asimmetrie costitutive del progetto europeo. Il noto intellettuale e filosofo Jürgen Habermas aveva previsto agli inizi del XXI secolo, in tempi non ancora sospetti, a quali problematiche sostanziali rischiava di andare incontro l’Unione Europea all’interno dell’ordine neoliberale: la strutturale inconciliabilità tra giustizia sociale ed efficienza del mercato.

    L’emergenza legata al Covid-19 ha messo ancor più in evidenza tale asimmetria. Il tramonto dello Stato sociale, fustigato da anni da medicine in salsa liberista, sta rimettendo in moto antichi conflitti assopiti. Il patto sociale liberale, che coniugava giustizia sociale, attraverso un’attenta ridistribuzione della ricchezza, con le esigenze di accumulazione di capitale è ormai al capolinea.

    Il problema legato al declino dello Stato sociale è sempre più evidente davanti all’incapacità dei governi sovrani di incidere sulla propria politica economica. La globalizzazione non ha fatto che esacerbare queste difficoltà. Lo Stato deve rispondere ora ad una nuova struttura sociale che si fonda sulla spietatezza dell’ordine neoliberista. Per riacquisire competitività, i governi sono costretti ad indebolire quelle strutture funzionali a mantenere la stabilità sociale e democratica, come ad esempio i diritti dei lavoratori ed il welfare state (dentro cui ricade la sanità pubblica). Invertire il ciclo sembra difficile, se non impossibile con gli strumenti oggi a disposizione. Per sostenere il patto sociale lo Stato ha bisogno di una serie di politiche redistributive. Questo potrebbe avvenire, ad esempio, attraverso due strumenti: il protezionismo e politiche mirate a sostenere la domanda. Nessuna di queste opzioni però può essere adottata a seguito della firma di trattati europei ed internazionali.

    Nel caso specifico, ritroviamo tali asimmetrie dentro la stessa area dell’Unione Europea. I capitali sono liberi di spostarsi dentro il continente a seconda della convenienza. Spesso questa coincide con i livelli di tassazione a cui deve sottostare. Questo mette in competizione gli Stati sempre più bisognosi di investimenti. Più il capitale si de-nazionalizza, cioè più sfugge dalle mani della legislazione nazionale, più lo Stato sociale si indebolisce. Le risorse mancanti ora vengono prese dalle tasche della classe media sempre più impoverita. Il senso di ingiustizia sociale aumenta: per attirare investimenti gli Stati si fanno concorrenza attraverso politiche di deregolamentazione finanziaria andando ad attingere dalle tasche della classe media le mancate entrate dovute al ribasso sulla tassazione sui grandi capitali. Lo Stato sociale è costretto ad aumentare la pressione fiscale su chi non può allontanarsi dal territorio, come imprese locali che lavorano al dettaglio e lavoratori dipendenti. Questi ultimi devono inoltre assistere impotentemente alle politiche di delocalizzazione delle imprese, che impongono ai lavoratori un salario più basso e meno diritti per continuare ad operare in loco. Il lavoratore sente sulle proprie spalle tutto il peso delle disparità del sistema neoliberista che si fonda sul principio di uguaglianza per tutti ma che promuove evidenti diseguaglianze materiali.

    Davanti a questa situazione, l’Unione Europea dovrebbe diventare strumento di armonizzazione delle politiche economiche tra gli Stati membri e non di esaltazione della concorrenza tra loro. La promozione di politiche di coesione potrebbe contribuire a salvare l’ordine sociale, disinnescando le destre populiste e sovraniste, che fanno leva sulla frustrazione della piccola e media borghesia, paurosa di perdere il proprio status sociale ed economico.

    Diventa quanto mai indispensabile armonizzare le politiche fiscali all’interno dell’Unione Europea per evitare la riproduzione fatale di queste asimmetrie. È necessario evitare la concorrenza al ribasso tra Stati membri sia in termini di sgravi fiscali (come in Olanda, Lussemburgo ed Irlanda) che in termini di costi e diritti del lavoro (molti stati dell’Est Europa). La strada così verso un bilancio europeo comune, anche attraverso l’emissione di titoli di Stato continentali, alias eurobond, andrebbe nella direzione giusta della solidarietà a differenza del Mes (Meccanismo europeo di stabilità), che invece converge verso il continuum di un approccio asimmetrico e concorrenziale. In sostanza, l’Unione dovrebbe indirizzarsi verso politiche federative capaci di agire compitamente per correggere le ineguaglianze del mercato neoliberista adottando regolamentazioni mirate alla redistribuzione del reddito. Una maggiore federazione Europea vorrebbe dire, ad esempio, una maggiore armonizzazione fiscale che finirebbe per disinnescare la concorrenza al ribasso tra gli Stati, e con essa il senso diffuso di ingiustizia sociale. Solo in questo modo sarà possibile salvare il patto sociale esistente, la democrazia e l’Europa unita.

    Giampaolo Conte è ricercatore e docente in Storia Economica presso l’università Roma Tre.

    Tags: Asimmetrieclasse mediaconcorrenzacoronavirusdelocalizzazionieurobondlavoropopulismoprotezionismoredditoStato sociale

    Ti potrebbe piacere anche

    (Immagine generata con AI, ChatGPT)
    Difesa e Sicurezza

    Germania, meno festività per più difesa? La proposta dell’Ifo Institute riapre il dibattito

    9 Maggio 2025
    Lavoro e immigrazione [foto: Marco Carli/imagoeconomica]
    Economia

    La Bce: “Stranieri e immigrati una leva per la crescita dell’eurozona”

    9 Maggio 2025
    Il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, in commissione Affari economici [Bruxelles, 28 aprile 2025]
    Difesa e Sicurezza

    La Bce rilancia l’Europa della difesa comune: “Spendere insieme con iniziative Ue”

    28 Aprile 2025
    [foto: Vitold Muratov/Wikimedia Commons]
    Economia

    Nell’Unione il dilemma dei passeggini cinesi venduti come ‘made in EU’

    18 Aprile 2025
    Economia

    Ue, nel 2025 sono 22 gli Stati con salario minimo. Tra le eccezioni ancora l’Italia

    10 Aprile 2025
    Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva della Commissione Ue responsabile per la Transizione pulita e competitiva [Bruxelles, 10 aprile 2025]
    Green Economy

    Ribera: “Transizione per competere con il resto del mondo”

    10 Aprile 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Donald Trump

    Nuova minaccia di Trump all’Ue: dazi del 50 per cento dal primo giugno

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    23 Maggio 2025

    Il presidente Usa non molla la presa, anzi raddoppia rispetto ai dazi del 25 per cento sospesi fino a luglio....

    Il governo americano vieta l'iscrizione degli studenti stranieri all'università di Harvard (Foto: Nick Sortor on X)

    Trump vieta Harvard agli studenti stranieri, l’Ue si mobilita

    di Marco La Rocca
    23 Maggio 2025

    Oltre 6.000 studenti verranno espulsi, Harvard fa causa al governo Usa. Il Consiglio Ue discute ulteriori misure di accoglienza per...

    italia danimarca migranti

    Italia, Danimarca e altri 7 Paesi Ue contro la Cedu: impedisce le espulsioni degli “stranieri criminali”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    23 Maggio 2025

    In una lettera aperta, Meloni e Frederiksen denunciano i limiti imposti alla "capacità di prendere decisioni politiche" e chiedono di...

    Gitanas Nauseda Friedrich Merz

    La Germania sta schierando 5 mila uomini al confine tra Lituania e Russia

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    23 Maggio 2025

    Friedrich Merz vuole rendere l'esercito di Berlino "il più forte d’Europa". E stanzia la 45esima unità corazzata nel Paese baltico...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione