Bruxelles – Alba Dorata e Izquierda Unida nei guai dopo l’inchiesta dell’ufficio europeo anti-frode (OLAF) che dimostra il finanziamento dei partiti con soldi europei. Nella scorsa legislatura, tra il 2014 e il 2019, deputati europei delle due delegazioni di Grecia e Spagna hanno versato nelle casse dei propri partiti denaro provenienti dal Parlamento europeo, e i greci di Alba Dorata avrebbero costretto anche assistenti e collaboratore a sostenere la causa dell’organismo di estrema destra.
In totale, nell’arco dei cinque anni, i deputati europei hanno portato in Grecia e Spagna 540mila euro, mentre il contributo dei collaboratori ammonta a 640mila euro. Nomi e numeri delle persone coinvolte sono al momento coperte dal segreto, per via di un’inchiesta ancora in corso e su cui è chiamata a rispondere il Parlamento europeo, informato dei fatti e già in possesso di tutti gli incartamenti prodotti dall’OLAF.
Non è chiaro se le persone coinvolte siano ancora presenti all’Eurocamera, dato che le irregolarità accertate si riferiscono alla passata legislatura. Ad ogni modo in questo momento il Parlamento non dispone dei mezzi giuridici per prendere provvedimenti a carico dei parlamentari europei. I partiti sono stati finanziati attraverso non i soldi dei gruppi, ma da contributi personali sulla base dello stipendio da eurodeputato. L’unica irregolarità riscontrata è che il contributo non sarebbe stato volontario ma il risultato di un obbligo di partito, pratica contraria al principio di indipendenza dell’europarlamentare.
Diversa la questione relativa agli assistenti. Per loro vige il divieto di qualsivoglia contributo a partiti, associazioni, organizzazioni, imprese, enti. Per cui il loro contributo deve essere recuperato. Il Parlamento dovrà recuperare i 640mila euro innanzitutto rivolgendosi ai diretti interessati. In caso questi non dovessero restituire i soldi pubblici, il Parlamento si può rivalere sui deputati per cui lavoravano e, infine, anche sul partito.
Nella passata legislatura i greci di Alba Dorata non risultavano affiliati ad alcun gruppo parlamentare, e sedevano nei banchi dei non iscritti. Izquierda Unida era ed è tuttora membro della Sinistra Unitaria (GUE).