Bruxelles – Federica Mogherini, ex alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione, nonché vice presidente della Commissione europea, concorre per diventare rettrice del prestigioso College d’Europe, un istituto di formazione post universitaria fondato nel 1949 e, in gran parte, dedicato a formare i futuri dirigenti dell’UE ed è largamente finanziato proprio dall’esecutivo europeo.
Come previsto dalle regole per gli ex commissari, Mogherini ha chiesto l’autorizzazione alla Commissione europea ad assumere, eventualmente, questo incarico, e il 22 aprile scorso il via libera è arrivato.
Non è noto se l’italiana, che attualmente è visiting professor (una sorta di professore a contratto) del College, ha altri concorrenti, l’istituzione mantiene riservate queste informazioni. La decisione dovrebbe essere assunta, in base alle regole del College, prima dell’estate, dato che l’incarico del nuovo rettore partirà il primo settembre prossimo e durerà cinque anni, rinnovabili una sola volta. Nel frattempo sono in corso le verifiche delle domande, dei titoli e si svolgeranno i colloqui con i candidati.
Il presidente del Consiglio di amministrazione del College è Herman van Rompuy. Il belga che fu il primo presidente permanente del Consiglio europeo, nel febbraio scorso ha anche firmato una lettera di sostegno alla candidatura di Mogherini.
Sul cammino di Mogherini si sono levati però alcuni ostacoli. Qualcuno, come l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia, sostiene che “la candidata non ha un dottorato di ricerca e non risultano pubblicazioni di rilievo”, e dunque pur avendo un curriculum politico di tutto rispetto, con la sua sola laurea in Scienze politiche non avrebbe i titoli accademici per guidare un’istituzione così prestigiosa.