Bruxelles – Sia l’Italia che Malta sono ora gravate da un’enorme pressione migratoria che si va ad aggiungere alle problematiche connesse alla pandemia Coronavirus. Ai due paesi serve il sostegno dell’Unione europea e per questo l’esecutivo comunitario ha sollecitato oggi gli Stati membri a fornirgli immediato aiuto attraverso il ricollocamento dei migranti soccorsi nelle ultime settimane negli altri stati UE. “Dobbiamo alleggerire la pressione migratoria sui due paesi” sostiene la commissaria europea per gli Affari Interni Ylva Johansson al termine del vertice virtuale con gli omologhi europei.
L’esecutivo comunitario ha quasi ultimato il lavoro di riforma delle norme dell’UE in materia di migrazione e asilo. “Il pacchetto sarà presentato a breve” annuncia Johansson, mentre i ministri degli Interni hanno rinnovato l’invito a lavorare su un patto in materia di migrazione e asilo che sia sostenibile e globale. Le nuove regole in materia, si legge in una nota della presidenza croata, dovrebbero fornire un “chiaro quadro d’azione per una maggiore protezione delle frontiere esterne dell’UE, una maggiore cooperazione con i paesi terzi e una riforma del sistema di asilo di Dublino, applicando il principio di solidarietà e pari ripartizione delle responsabilità”, compresa un’attenzione particolare alle operazioni di ricerca e salvataggio in mare.
Nonostante i ritardi a causa della necessità di una risposta europea alla pandemia, prosegue l’impegno della Commissione europea per trasferire i minori non accompagnati dalle isole della Grecia in altri stati membri UE. La pressione migratoria sulla Grecia si è aggravata ulteriormente dopo la decisione della Turchia di lasciare libero il passaggio verso l’UE ai migranti. Il piano della Commissione europea prevede il ricollocamento di almeno 1.600 individui, tra minori e altri soggetti con particolari condizioni di vulnerabilità: fino ad ora i minori non accompagnati sono stati già trasferiti in Lussemburgo e in Germania. Sono dieci in tutto i paesi UE disposti a partecipare all’operazione di trasferimento, coordinata dalla Commissione europea. Il Portogallo sarà il prossimo stato membro ad accogliere un numero non ancora definito di minori non accompagnati. Per Johansson si tratta di “un forte messaggio di solidarietà europea che viene messa in pratica dagli Stati UE”.