Bruxelles – Nel 2019 l’Unione europea ha concesso protezione internazionale e 295.785 persone, il 6% in meno di quelle riconosciute nel 2018. Di queste decisioni positive di richiesta asilo, quasi la metà (141.055) sono riconoscimenti di status di rifugiato, meno di un quarto (72.660) le protezioni concesse per ragioni umanitarie.
Ad aprire le porte ai cittadini extracomunitario soprattutto Germania (116.230 richieste accolte), Francia (42.120), Spagna (38.525) e Italia (31.010). Questi quattro Paesi da soli registrano più dei tre quarti delle concessioni di asilo, sottolinea Eurostat nei dati diffusi oggi.
A beneficiare della protezione internazionale dei Paesi dell’UE soprattutto siriani (78.600, pari al 27% del numero totale di persone a cui è stato concesso lo status di protezione), afghani (40mila, o 14%) e venezuelani (37.500, o 13%). Da notare come il numero di venezuelani, a causa della crisi nel Paese, è aumentato di quasi 40 volte nel 2019 rispetto al 2018. In Italia le prime tre nazionalità per domande di asilo concesso risultano Nigeria, Pakistan e Bangladesh.
Attualmente le politiche di gestione dei flussi migratori in Europa risentono delle misure emergenziali di contrasto alla pandemia di Coronavirus. La chiusura delle frontiere interne ed esterne sta incidendo sugli arrivi e di conseguenza sulle politiche di ammissione. E’ lecito attendersi per il 2020, un calo delle richieste di protezione, salvo quelle già pendenti.