Roma – Il Consiglio dei ministri che oggi doveva esaminare il nuovo Documento di economia e finanza è slittato di ora in ora e non si esclude che possa subire ulteriori rinvii. Dentro, le cifre di un precipizio economico pesante provocato dalla pandemia.
In attesa di segnali da Bruxelles che potrebbero rendere le previsioni meno drammatiche, il quadro è nerissimo: un calo del Pil nel 2020 dell’8 %, (con un rimbalzo di 4,7 punti nel 2021), un deficit che sfonda le due cifre al 10,4 % e il debito che raggiunge il 155 %.
Stando così le cose e con la previsione di azzerare una volta per tutte le clausole di salvaguardia dell’IVA, lo scostamento di bilancio raggiungerebbe la cifra di 55 miliardi di euro. Una deviazione che supera le previsioni fatte nelle scorse settimane dallo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e che le Camere dovranno autorizzare nei prossimi giorni.
In questo quadro, saranno messe a punto le misure per incrementare gli aiuti a cittadini e imprese in parte già varati nel decreto “cura Italia” e “liquidità” all’esame del Parlamento. Un pacchetto che accompagnerà la fase due con una graduale ripartenza delle attività produttive e un allentamento delle misure di restrizione.
Con il nuovo stanziamento dovrà essere potenziata la cassa integrazione (la prima tranche dovrebbe andare in pagamento entro la fine del mese), il sostegno agli autonomi finanziato per i prossimi due mesi e altri interventi significativi dedicati a settori strategici come il turismo. Circa 10 miliardi dovrebbero essere destinati alle imprese (8 dei quali non più in forma di prestito ma a fondo perduto) e 13 agli ammortizzatori sociali dove sarà inserito il nuovo strumento del reddito di emergenza. Risorse consistenti per una cifra vicina ai 50 miliardi arriveranno in dotazione alla Cassa depositi e Prestiti per la ricapitalizzazione delle società strategiche, tra cui quelle a partecipazione pubblica, per proteggerle da incursioni straniere.
La modulazione e la dotazione degli interventi potrà essere valutata anche in relazione alle soluzioni che le istituzioni europee troveranno nel pacchetto di aiuti che sarà completato dopo la riunione del Consiglio e con il fondo per la ripresa che la Commissione dovrebbe inserire nel quadro finanziario pluriennale.