- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 3 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Eppur si muove: Il Consiglio europeo sulla crisi economica potrebbe non fallire

    Eppur si muove: Il Consiglio europeo sulla crisi economica potrebbe non fallire

    La crisi che dilaga nell'economia ha convinto anche i partner più cocciuti che l'Unione o ne esce insieme o non ne esce

    Lorenzo Robustelli</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LRobustelli" target="_blank">@LRobustelli</a> di Lorenzo Robustelli @LRobustelli
    21 Aprile 2020
    in Politica

    Bruxelles – Non è complicato da capire: tutto è cambiato. Dopo qualche mese di epidemia da Coronavirus il petrolio non si compra più, ma si viene pagati, ed anche bene, per prendersene qualche barile; nei Paesi Bassi i fondi pensione, uno dei maggiori asset del paese, hanno perso quasi 80 miliardi nel primo trimestre; la Germania si è resa conto che senza le componenti, come freni, parti meccaniche, motori elettrici, appaltati a circa 800 società italiane, la sua potente industria automobilistica non può ripartire.

    E allora ecco che all’improvviso le cose accelerano, improvvisamente la cancelliera Angela Merkel può “immaginare” che si mettano più soldi in campo per fronteggiare la crisi economica, che forse si potrà anche parlare di bond europei, ecco che i quattro pilasti dell’azione europea cominciano a marciare insieme: non più solo l’intervento della Banca europea per gli investimenti (250 miliardi) più il Mes volontario senza condizioni per le spese sanitarie (altri 200 almeno) più il fondo per la cassa integrazione SURE (100 miliardi) ma anche il Recovery Fund, cioè quella massa da 1.000-1.500 miliardi che, attraverso obbligazioni emesse dalla Commissione europea, potrà andare a sostenere come un nuovo bazooka l’economia del Continente.

    Lo sblocco della discussione è arrivato quando si è concordato che questo Fondo per la ripresa sia collocato non proprio dentro il Bilancio settennale 2021-2027 dell’Unione, in discussione da mesi, ma sia in qualche modo “incardinato ad esso”. Banchieri centrali danno per scontato che si arrivi, in sostanza, almeno a raddoppiare le risorse gestite dalla Commissione, passando dai poco più di 1.000 miliardi dell’MFF naufragato lo scorso dicembre in sostanza ad una massa utile di almeno 2.000 (vicina al 2 per cento del reddito lordo europeo), attraverso una garanzia iniziale degli Stati che dovrebbe collocarsi tra i 200 ed i 300 miliardi, per, in sostanza, dare il via all’operazione prima che entri in vigore il prossimo MFF, il primo gennaio prossimo. Quello che chiedono i nordici è che il capitale destinato alla spesa diciamo “ordinaria” resti nell’ordine di grandezza che era in discussione prima della crisi, attorno ai 1.000 miliardi, meno dell’uno per cento della Ricchezza Nazionale Lorda europea.

    Da una parte dunque il riconoscimento dello stato delle cose da parte dei paesi “frugali”, quelli che pensavano che il loro benessere si sarebbe mantenuto grazie ai risparmi del passato come in tante bolle isolate dal resto dell’Unione, e dall’altra le pressioni, non sempre uguali, non sempre ragionevoli, di paesi come Francia, Italia, Spagna, Belgio, un numero arrivato a contare almeno una dozzina di governi, hanno portato sul tavolo che si aprirà al Consiglio europeo di giovedì un pacchetto completo e ricco. Che non sarà confezionato lì per lì, ci vorranno ancora alcune settimane, ma che potrebbe partire tutto, magari un pezzo per volta, già entro i prossimi mesi.

    Molte cose vanno ancora chiarite, sarà necessario definire strumenti tecnici, tempistiche, settori coperti, ma non si parla più del “cosa”, ma del “come”. Non ci sono più tabù.

    Il primo tema è quello della tempistica. E’ noto che molti governi, tra i quali quello italiano, premono per fare il più presto possibile e questo si scontra con i dubbi e le prudenze dei molti partner nordici.

    Il secondo è quello delle condizioni del funzionamento e del ricorso ai fondi. Il meccanismo, ne abbiamo parlato più volte, è che, come anche Merkel ha accettato di fare, in base all’articolo 122 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione, la Commissione europea emetterebbe obbligazioni a tasso prossimo allo zero e su tempi di rimborso molto lunghi. C’è da definire, è evidente, il tasso e i tempi.

    C’è anche definire se una parte, e che parte, di questi 1.000 o più miliardi saranno potranno essere contributi a fondo perduto per progetti che nascono dall’emergenza Coronavirus, ma che si possono inserire nel solco di altri programmi normalmente finanziati dalla Commissione con il suo bilancio pluriennale. La Spagna vorrebbe che questi contributi fossero la totalità dell’intervento, ma è impossibile che una richiesta del genere possa passare. Il dibattito, difficile, comunque è aperto.

    Talmente aperto che il Consiglio europeo di giovedì dovrebbe solo “consolidarlo”, ma senza prendere impegni formali. Probabilmente non ci saranno conclusioni scritte, ma solo una dichiarazione del presidente del Consiglio Charles Michel, che indicherà da dove si riparte e dove si intende arrivare. Poi toccherà alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, mettere nero su bianco una proposta, il che avverrà, come ha annunciato il 29 aprile. Poi la parola, giovedì prossimo, tornerà all’Eurogruppo, per arrivare, sperano i più ottimisti, a definire il tutto entro giugno.

    Tags: bondconsiglio europeocoronaviruseuco

    Ti potrebbe piacere anche

    gaza
    Politica Estera

    Gaza di nuovo sotto le bombe, senza aiuti né cibo. Ma al vertice Ue manca la condanna a Israele

    20 Marzo 2025
    Kaja Kallas
    Politica

    I Paesi membri riportano Kallas con i piedi per terra: il piano per l’Ucraina passa da 40 a 5 miliardi

    20 Marzo 2025
    consiglio europeo vertice
    Politica

    Il vertice Ue sulla competitività si scontra con le perplessità dei leader sul Libro bianco per la difesa

    19 Marzo 2025
    GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO ECONOMIA, LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI, ANTONIO TAJANI MINISTRO AFFARI ESTERI
    Politica

    Meloni: Folle dividere Europa e Stati Uniti. No ritorsioni sui dazi

    18 Marzo 2025
    difesa meloni
    Politica

    I leader sostengono il piano di von der Leyen per la difesa. Meloni: “L’Italia non dirotterà i fondi di Coesione”

    6 Marzo 2025
    Roberta Metsola Ursula von der Leyen
    Politica

    Metsola: “La nostra ambizione deve essere all’altezza della minaccia senza precedenti”

    6 Marzo 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    danimarca frederiksen

    Bilancio, il club dei frugali “non è più il posto giusto per noi”: svolta della Danimarca nel nome della difesa

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    3 Giugno 2025

    A un mese dall'inizio della presidenza danese del Consiglio dell'Ue - e dalla proposta della Commissione europea sul bilancio pluriennale...

    Geert Wilders

    Paesi Bassi, Geert Wilders innesca la crisi di governo: la maggioranza salta sull’immigrazione

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    3 Giugno 2025

    Il leader dell’estrema destra anti-migranti ed euroscettica ha ritirato il suo Partito per la libertà (Pvv) dall’esecutivo di coalizione, dando...

    Donald Trump dazi

    Dazi, domani (4 giugno) è già una nuova scadenza. L’Ocse avverte: “Freno alla crescita globale”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    3 Giugno 2025

    Sull'Ue e sul resto del mondo la minaccia di dazi al 50 per cento su acciaio e alluminio. Bruxelles avverte...

    colloqui Ucraina Russia Istanbul

    Ucraina, nuova fumata nera dai colloqui di Istanbul sul cessate il fuoco

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    3 Giugno 2025

    Appare ancora lontana la svolta nelle trattative tra Mosca e Kiev, che continuano a mettere sul tavolo negoziale condizioni reciprocamente...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione