Bruxelles – Le misure restrittive disposte dai paesi UE nelle scorse settimane hanno permesso di rallentare la diffusione del Coronavirus in Europa e appiattire la curva dei contagi. “Le misure di contenimento sono state fondamentali” dice la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, di fronte alla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare dell’Europarlamento.
“Siamo ancora nella fase evolutiva della pandemia”, avverte “e per questo sarà importante pianificare nei prossimi giorni un approccio coordinato anche per il graduale allentamento delle misure restrittive” e per l’uscita dal lockdown, sebbene le prerogative e le decisioni siano in capo ai governi UE.
Soprattutto all’inizio della crisi sanitaria innescata dal Covid-19 si è registrata una mancanza di coordinamento a livello di stati membri, più volte riconosciuta anche dalla stessa Commissione europea. “Da alcune settimane la situazione è cambiata” sostiene Kyriakides, “abbiamo visto episodi di grande solidarietà da parte degli stati membri” tra distribuzione di materiale sanitario e “condivisione” del personale medico che è stato distaccato per correre in soccorso di altri paesi. “È chiaro a tutti che un approccio coordinato è decisivo e che dobbiamo collaborare strettamente”. Il rischio, mette in guardia la commissaria, è che senza un approccio coordinato “ci sia un nuovo aumento dei casi di infezione, vanificando tutti i sacrifici fatti dai cittadini, dal personale medico e da quello infermieristico”.
È chiaro, a questo punto, che senza un vaccino non si potrà pensare a un ritorno alla normalità. “Bisognerà imparare a convivere con il Covid 19 fino a che non troveremo terapie efficaci e vaccini”. A tal proposito, ha ricordato che il 4 maggio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ospiterà virtualmente una conferenza di impegno finanziario e di raccolta di risorse per investire nella ricerca di un vaccino e di terapie adeguate. Non solo il vaccino, Kyriakides non nasconde la preoccupazione del collegio per “la carenza dei farmaci. Ho scritto all’industria per aumentare la produzione di medicinali e indirizzato 15 missive ad altrettanti stati membri per porre fine alle restrizioni sulle esportazioni dei medicinali che salvano la vita” fa sapere.
La commissaria cipriota fa cenno alla presentazione da parte dell’Esecutivo comunitario della roadmap per uscire dall’emergenza, contenente una serie di raccomandazioni agli stati membri su come allentare gradualmente il lockdown. “Non si tratta di un documento statico, ma evolverà sulla base dei contributi e delle valutazioni dell’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr)”. Nel documento della Commissione viene raccomandato un proficuo scambio di informazioni tra gli Stati membri e con lo stesso esecutivo comunitario, in modo da rendere l’approccio complementare e coordinato.