Bruxelles – Le vacanze estive rischiano di saltare. Causa Coronavirus le ferie d’agosto si faranno a casa propria, nella migliore delle ipotesi. Muoversi un po’ lonatno da casa sarebbe una buona notizia, anche per lo spirito. Ma appare difficile immaginare un’estate normale. “La Commissione lavora per permettere che questa estate si possano fare vacanze, ma la questione è complicata”, riconosce Eric Mamer, capo del servizio dei portavoce dell’esecutivo comunitario. Ci sono troppi nodi da sciogliere. “Questioni di viaggio e di gestione delle prenotazioni”, innanzitutto. Dunque questioni pratiche, a cui si aggiungono le scelte politiche. Le frontiere tra Stati membri sono chiuse, quale misura di contenimento della diffusione del virus, e riaprirle spetta ai governi nazionali.
“Servono soluzioni intelligenti ed europee”, scandisce Mamer, laddove non è chiaro capire cosa implichi ‘intelligenti’. Impedire a determinate categorie di cittadini europei di entrare in un altro Paese sarebbe discriminatorio e contrario alle regole dell’UE, ma date le circostanze poter impedire l’ingresso in Francia degli italiani o degli svedesi in Italia potrebbe risultare una scelta giustificata. Ma una decisione su questo non c’è ancora. E’ tutto in fase di discussione, con una pandemia ancora in atto di cui appare difficile prevedere l’evoluzione. La verità è che la situazione è davvero confusa e complessa, e il rischio che le vacanze estive saltino è reale, anche se il contagio dovesse ridursi al minimo, sempre che i lavoratori non abbiano bruciato le ferie in queste settimane.
“Non è una cosa che si decide in un ufficio a Bruxelles o in un’agenzia di viaggio”, sottolinea Mamer. Servirà il coordinamento degli Stati, continuo scambio di informazioni e aggiornamento della situazione, il coinvolgimento degli operatori coinvolti nelle attività turistiche (trasporti, ricezione, ristorazione, intrattenimento…). Ci si sta lavorando, ma non ci si sbilancia. Serviranno risposte immediate, però. Perché una strategia pensata oltre metà giugno indurrà molti a non aprire affatto.