Bruxelles – La Commissione europea non fa che ripetere che il prossimo bilancio pluriennale dell’UE (MFF 2021-2027) è chiamato a giocare un ruolo fondamentale per il rilancio dell’Europa e il superamento della crisi economica innescata dalla pandemia di Coronavirus. Ma questa centralità, viene messa da parte. L’esecutivo comunitario si mostra timido, e la presidente Ursula von der Leyen sul tavolo dei leader non metterà nulla. Al vertice dei capi di Stato e di governo della prossima settimana (23 aprile) non approderanno progetti né proposte di bilancio. Nessuna cifra, nessuna tabella. Solo delle “idee”, utili ad avviare il dibattito.
Il capo del servizio dei portavoce della Commissione, Eric Mamer, lo dice a chiare lettere. “Nel corso del vertice del Consiglio europeo saranno presentate delle idee, ma non ci sarà alcuna presentazione formale. Quella ci sarà successivamente, a data da destinarsi”. Il contributo di von der Leyen al dibattito sarà dunque a livello di grandi linee, utile fino a un certo punto perché non offre ai leader alcun elemento pratico per un confronto e un negoziato che a questo punto subiranno ritardi.
Il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, aveva anticipato che la proposta di bilancio sarebbe stata pronta per la fine del mese. Dato il calendario istituzionale, si ipotizzava che il documento fosse pronto in tempo per il vertice dei leader. Così non sarà.
Appare evidente il ruolo predominante del Consiglio nella partita sul bilancio. Comprensibile nella misura in cui sono gli Stati a dover mettere le risorse. Ma presentarsi senza una proposta dimostra la carenza di coraggio e di aspirazioni di una Commissione e della sua presidente, timorosi di inimicarsi i governi con le proposte di contributo finanziario al funzionamento dell’Unione che pure si continua a ripetere siano più che mai inevitabili in questo momento.