Bruxelles – Strategia coordinata, stimoli alla domanda, sblocco delle omologazioni e spinta agli investimenti sulla rete delle ricariche elettriche. Nel pieno della crisi sanitaria, sociale ed economica connessa al Covid-19, l’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) ha messo a punto una strategia su quattro pilastri per il rilancio dell’industria automobilistica, gravemente colpita. La ripresa del comparto industriale, scrivono, è fondamentale per sostenere una più ampia ripresa economica dell’intero continente europeo.
“È nell’interesse dell’Europa che questo settore strategico chiave non solo si riprenda, ma sia anche rivitalizzato per dare un forte contributo alla strategia industriale dell’UE, al Green Deal e alla leadership globale dell’innovazione del continente” spiega Eric-Mark Huitema, direttore generale ACEA. Ad oggi, secondo le stime, sono 13,8 milioni gli europei impiegati nell’industria automobilistica (direttamente e indirettamente) e rappresentano il 6,1 per cento di tutti i posti di lavoro dell’UE. Oltre a questo, il fatturato generato dall’industria automobilistica rappresenta oltre il 7 per cento del Pil dell’Unione europea.
Il primo punto per rilanciare il comparto industriale dell’automotive sarà definire una strategia coordinata per tornare in sicurezza a produrre veicoli il più presto possibile. “Non appena la crisi immediata cesserà, è fondamentale che sia i produttori che i fornitori possano avviare rapidamente e simultaneamente i loro impianti in tutta la catena di fornitura e in tutti i paesi” scrivono. Per farlo sarà necessario un forte sostegno a livello europeo per un riavvio coordinato delle attività e degli investimenti lungo tutta la catena di fornitura.
Si dovrà poi provvedere a stimolare la domanda di mercato, attraverso programmi mirati al rinnovo del parco veicoli per tutte le categorie di veicoli in tutta l’UE per contribuire a rilanciare la domanda. Il terzo pilastro riguarda la necessità di sbloccare l’omologazione e l’immatricolazione dei veicoli di ultima tecnologia, attualmente in fase di stallo a causa del blocco nei servizi tecnici e nel lavoro delle autorità nazionali di omologazione. L’associazione esorta gli Stati membri ad “accelerare il più possibile il processo di omologazione e di registrazione dei veicoli, visti i vincoli attualmente esistenti”.
Infine, secondo ACEA, è fondamentale accelerare gli investimenti per la rete di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche, dal momento che “una rete di infrastrutture di ricarica e rifornimento a livello europeo sarà fondamentale per garantire che la flotta possa essere rinnovata in modo eco-compatibile“.