Bruxelles – Anche di fronte alla crisi da Coronavirus, continua lo sforzo dell’UE verso il raggiungimento della neutralità climatica (zero emissioni nette) da raggiungere entro il 2050. Dopo l’accordo raggiunto tra stati membri e Parlamento europeo, ieri il Consiglio dell’UE ha adottato il regolamento che istituisce il sistema di classificazione, o “tassonomia”, a livello europeo per fornire alle imprese e agli investitori una comune definizione di cosa sia un’attività economica sostenibile.
In sostanza, per l’Unione europea il sistema di classificazione appena adottato da tutti i paesi UE servirà a orientare gli investitori, soprattutto il settore privato, verso tecnologie e imprese più sostenibili, in modo da accelerare il raggiungimento degli obiettivi climatici. Solo per raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 40 per cento delle emissioni entro il 2030, stima la Commissione europea, l’UE dovrebbe colmare un divario di investimenti pari a circa 180 miliardi di euro l’anno.
Un gap consistente, soprattutto dal momento che il target intermedio del 40 per cento delle riduzioni al 2030 (stabilito nel 2014) dovrebbe diventare ancora più “ambizioso” entro settembre, quando è attesa una decisione da parte della Commissione europea che dovrà portarlo al 50-55 per cento delle emissioni. Il regolamento su cui si sono accordati gli stati membri dovrà ora essere discusso e adottato dal Parlamento europeo in seconda lettura.
Il quadro della tassonomia green riguarderà sei obiettivi specifici che l’Unione europea intende perseguire: la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici; l‘uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine; la transizione verso un’economia circolare; la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento; la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Per quanto riguarda un sistema di classificazione dei primi due obiettivi, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai medesimi, la tassonomia dovrebbe essere stabilita entro la fine del 2020, scrivono dal Consiglio, al fine di garantirne la piena applicazione entro la fine del 2021. Per gli altri quattro obiettivi, prosegue la nota, bisognerà aspettare la fine del 2021, per poi essere applicata entro fine 2022.