Bruxelles – Un set di strumenti per arrivare app di tracciamento interoperabili tra gli Stati dell’Unione per affrontare al meglio il controllo della diffusione dell’epidemia da Coronavirus. E’ il fulcro di una raccomandazione che oggi la Commissione europea ha inviato ai governi dei Ventisette per misure che siano in grado “di sviluppare un approccio comune dell’UE per l’uso di applicazioni mobili e dati mobili in risposta alla pandemia di Coronavirus”.
Secondo l’esecutivo dell’Unione “gli strumenti digitali possono svolgere un ruolo importante nella graduale revoca della misura di contenimento, quando i tempi saranno maturi per farlo”, ma devono essere “conformi alle norme dell’UE e ben coordinati”.
Dunque la Commissione chiede agli Stati:
– un approccio coordinato paneuropeo per l’uso di applicazioni mobili per consentire ai cittadini di adottare misure di allontanamento sociale efficaci e più mirate e per avvertire, prevenire e rintracciare i contatti;
– un approccio comune per modellare e prevedere l’evoluzione del virus attraverso dati anonimi sulla localizzazione mobile.
Il tutto tutelando “la sicurezza dei dati e il rispetto dei diritti fondamentali dell’UE come la privacy e la protezione dei dati”.
Il commissario per la Giustizia, Didier Reynders, ha spiegato che “le norme europee sulla protezione dei dati sono le più forti al mondo e sono adatte anche a questa crisi, prevedendo eccezioni e flessibilità. Lavoriamo a stretto contatto con le autorità di protezione dei dati e presto presenteremo una guida sulle implicazioni della privacy”.
L’obiettivo di queste app “coordinate” è di analizzare i modelli di mobilità, compreso l’impatto delle misure di confinamento sull’intensità dei contatti, e quindi i rischi di contaminazione.
La Commissione ha già avviato la discussione con gli operatori di telefonia mobile il 23 marzo 2020 con l’obiettivo di coprire tutti gli Stati membri. “I dati saranno completamente resi anonimi -assicura la Commissione – e trasmessi al Centro comune di ricerca (CCR) per l’elaborazione e la modellizzazione. Non sarà condiviso con terze parti e saranno conservati solo finché la crisi è in corso”.
Entro il 15 aprile 2020 gli Stati membri, insieme alla Commissione, svilupperanno una “cassetta degli attrezzi” per un approccio paneuropeo per le applicazioni mobili in associazione con il Garante europeo per la protezione dei dati. implicazioni. Gli Stati membri dovrebbero riferire in merito alle azioni intraprese entro il 31 maggio 2020.