Bruxelles – Rafforzare il sostegno delle istituzioni comunitarie alle vittime di violenza domestica durante l’emergenza del Covid-19. Questo l’appello della presidente della commissione per i diritti delle donne al Parlamento europeo Evelyn Regner (PSE), che in una nota richiama l’attenzione su un aumento pari a un terzo dei casi di violenza domestica riscontrati nella settimana successiva all’imposizione del lockdown da parte dei governi, per contenere il numero dei contagi. “Le donne in relazioni violente sono bloccate a casa ed esposte al loro molestatore per periodi di tempo più lunghi” aggiunge, e questo “rende più difficile per loro chiamare le linee telefoniche, poiché chi commette violenza è sempre presente”.
Occorre per questo “prestare particolare attenzione al problema ed espandere le nostre azioni per fermare la violenza contro le donne”, sottolinea Regner. Si rivolge poi ai governi dell’UE, esortandoli ad affrontare il problema “con determinazione e a comunicare attivamente dove e come le persone colpite possono ottenere aiuto”. “Ciò deve includere anche semplici modi per contattare e avvisare la polizia, come messaggi di testo o chat online, e l’uso di parole in codice con medici o farmacisti” ha spiegato. Dove possibile “l’UE deve sostenere finanziariamente le misure degli Stati membri e aiutandole a comunicare su tali misure “, ha concluso.