Di Saverio Lurci, Sandro Caramazza, Giacomo Lucia
Tra le numerose conseguenze derivanti dall’emergenza Coronavirus, rivestono un ruolo importante quelle relative all’istruzione. A livello nazionale lo scorso 4 marzo, quella che era ancora classificata come epidemia, ha costretto alla chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado con la riapertura fissata inizialmente al 15 marzo e poi posticipata al 13 aprile. Con l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria e la degenerazione in pandemia tutti gli Stati membri dell’Unione Europea (ad eccezione della Svezia) hanno seguito l’esempio italiano, procedendo al lock-down.
I vari Paesi hanno inoltre deciso di aderire ad una prassi condivisa, prendendo come riferimento la rete Eurydice, la quale raccoglie, aggiorna, analizza e diffonde informazioni sulle politiche, la struttura e l’organizzazione dei sistemi educativi europei. La chiusura dei plessi scolastici non ha però comportato un’interruzione della didattica, resa possibile dalle moderne tecnologie. Queste hanno consentito all’istruzione di entrare nelle case degli studenti, fornendo oltre al supporto educativo anche quello psicologico, impegnandoli e avvicinandoli il più possibile alla normalità.
Tra le varie iniziative a supporto della didattica a distanza c’è anche il marchio dell’Europa. Nel 2005, infatti, la Commissione Europea istituisce la community eTwinning, piattaforma informatica che offre agli insegnanti la possibilità di collegarsi, confrontarsi e lavorare insieme. La piattaforma riveste in questo periodo un ruolo fondamentale, supportando ed ispirando attività e progetti in modalità telematica, mettendosi a disposizione anche dei docenti meno abili nell’uso delle tecnologie rendendo possibile una didattica all’insegna dello scambio multiculturale, un’opportunità per cimentarsi in progetti collaborativi e relazionarsi con realtà culturali diverse. Oggi eTwinning conta più di 790.000 insegnanti iscritti, di cui circa 80.000 italiani.
Tra i 36 Paesi aderenti alla Community l’Italia riveste un ruolo di primo piano, testimoniato dal record di riconoscimenti ottenuti (16 docenti premiati in 11 progetti) nella cerimonia dei Premi europei eTwinning 2020. A seguito dell’emergenza COVID-19 l’Unità Nazionale eTwinning Indire ha avviato molteplici attività di sostegno all’insegnamento a distanza. La principale misura attivata è la creazione del gruppo “SOS didattica a distanza”, finalizzato a favorire lo scambio di esperienze per una migliore riorganizzazione dell’insegnamento. eTwinning Italia ha inoltre messo a disposizione di tutto il personale didattico una serie di incontri online moderati da esperti al fine di fornire ulteriore supporto alla didattica a distanza.
L’ Europa e l’Italia hanno risposto prontamente alle difficoltà del momento, creando soluzioni utili anche per il futuro.