Bruxelles – La Commissione europea non sta ragionando alla possibilità di creare scorte alimentari, ma “siamo pronti ad adottare tutte le misure necessarie, se necessario”. Lo spiega Daniel Rosario, portavoce dell’esecutivo comunitario per le questioni agricole. Di fronte al rischio per gli approvvigionamenti dei generi alimentari e sprechi dovuti al blocco dell’attività e dei mercati a seguito della diffusione del Coronavirus, al momento tutto è lasciato agli Stati membri. “Abbiamo concesso più flessibilità sulla politica agricola comune, e allentato le regole sugli aiuti di Stato per il settore”. Inoltre “finora il settore agro-alimentare europeo ha dimostrato resilienza“, senza interruzioni nei rifornimenti. Bruxelles comunque monitora ed è pronta ad offrire aiuto. “La priorità della Commissione è garantire l’approvvigionamento”.
La regole comuni in materia di agricoltura consentono la creazione di scorte di intervento, uno strumento però per la regolazione dei prezzi. Con le scorte di intervento l’Unione europea acquista quantitativi di derrate alimentari sotto forma di materie prime per calmierane la discesa dei prezzi. Praticamente di fronte al crollo dei prezzi, si interviene sull’offerta, togliendo dal mercato quantitativi e così facendo, a domanda invariata con una minore offerta i prezzi salgono. Ma non è questo il caso, e dunque la Commissione per ora non interviene.
Misure quali ammassi privati riguardano beni come latte e formaggi, dunque il comparto-lattiero caseario. Su tutti gli altri beni deperibili spetterà agli Stati gestire, tenendo conto che l’UE ha in cassa praticamente niente come eventuali aiuti diretti dato che il bilancio pluriennale dell’UE è arrivato al suo ultimo anno di ciclo.
Notizie non buonissime giungono poi sul fronte medico-sanitario. L’appalto di gara europea per la produzione di respiratori. Il bando si è chiuso il 26 marzo, e i contratti sono stati preparati. “Verranno firmati auspicabilmente presto”, dice Stefan De Keersmaeker, i portavoce responsabile della Commissione europea. Che avverte: “Data la situazione del mercato e del comparto, ci si aspetta che produzione e consegne richiederanno tempo”.