Bruxelles – Italia come la Grecia. Nel corso di questi ultimi anni si è sentito spesso fare accostamenti tra i due Paesi parlando di conti pubblici e stato di salute dell’economia. E’ fuori di dubbio che i due Paesi hanno in comune un elevato debito pubblico, i primi due eurozona e dell’intera UE, e un’elevata disoccupazione giovanile. Ma i due Paesi si contendono anche il primato di repubblica europea delle partite IVA.
Nel 2018 tutte le regioni della Penisola hanno registrato una densità di lavoratori autonomi superiore a alla media UE, per un sistema Paese intero risultato a trazione indipendenti. Guardando alle infografiche di Eurostat, in tutte le regioni italiane più del 17,5% dei cittadini di età compresa tra i 20 e i 64 anni (circa 26 milioni di persone) risultava un lavoratore autonomo. Un dato così alto ed esteso all’intero territorio nazionale si è registrato solo in un altro Paese dell’Unione europea, la Grecia.
Con tassi di lavoro autonomo che iniziano al 31%, 11 regioni su 13 della Grecia hanno registrato i tassi più elevati tra le regioni dell’UE. Ma in termini assoluti tra Italia e Grecia non c’è concorrenza. L’Italia vanta 4,6 milioni di partite IVA, a fronte del milione e poco più registrate su suolo ellenico. Il dato assoluto tricolore è risultato più alto di tutta l’UE a 28 (nel 2018 il Regno Unito era ancora membro dell’Unione), a riprova della cultura della partita IVA sempre più radicata nel territorio.
Tra le principali economie dell’Eurozona, Francia e Spagna non raggiungono quota tre milioni di lavoratori autonomi, con la Germania che si ferma a quota 3,5 milioni. L’Italia da sola conta il 15% di tutte le partite IVA di tutta l’UE. Solo il Regno Unito nel periodo considerato vanta oltre quattro milioni di lavoratori autonomi. Nel 2018 il lavoro autonomo ha fornito lavoro a circa una persona su sette (14%).
Analizzando il dato italiano più nello specifico, i lavoratori autonomi si trovano sopratutto nelle regioni del Nord (2.238.900). Non sono pochi neppure nel Mezzogiorno. Insieme, le regioni del Sud e le isole maggiori contano 1.396.400 persone con un lavoro da non dipendente (30%).