Bruxelles – Ancora una voce dalla Banca Centrale olandese contro il governo. Si tratta oggi dell’ex governatore Nout Wellink, ex capo della De Nederlandsche Bank (DNB), che in un programma radiofonico ha ammonito il suo governo: “Non saremo più un nord ricco se tutto il sud cadrà“. Secondo l’ex banchiere centrale, è un’idea sbagliata pensare che i Paesi Bassi siano finanziariamente in salute: “Nelle circostanze attuali, questa è un’idea sbagliata. È come un uomo in buona salute travolto da una valanga. Quindi non ti permetterà più di essere in buona salute”.
Solo qualche giorno fa, contraddicendo la linea del suo governo, l’attuale governatore Klaas Knot aveva affermato che “è auspicabile che emerga anche qualcosa in comune da parte dei governi: una risposta europea alla crisi. A turno, possiamo acquistare Coronabond o nuove obbligazioni emesse dall’ESM”.
Wllink però ritiene che probabilmente l’uso del Fondo Salvastati non sia la risposta giusta, poiché ha la possibilità di immettere nel mercato solo 410 miliardi. “Non so se l’ESM sia lo strumento giusto. L’importo disponibile è probabilmente troppo piccolo”, spiega.
L’ex presidente della DNB ritiene che i paesi dell’euro dovrebbero emettere titoli di stato congiunti, che vengono poi acquistati dalla Banca centrale europea (BCE).
“Penso che dovremmo iniziare a emettere coronabond“, ha detto Wellink alla trasmissione NPO Radio 1. “Se si emettessero obbligazioni come questa su larga scala, il mercato dovrebbe essere disposto ad accoglierli con condizioni accettabili. Direttamente o indirettamente, le banche centrali dovranno fornire finanziamenti monetari”.
Secondo l’ex governatore “se segui una strada che porta a rapporti di debito del 180 o 200% in Italia o in Grecia, una nuova crisi inizierà immediatamente quando questa sarà finita. Quei paesi non potranno ripagare quel debito. Quindi la sopravvivenza dell’Unione è immediatamente in pericolo”.