Roma – Nel terzo sabato di quarantena degli italiani nuova diretta televisiva del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Annunciano nuove misure per fronteggiare l’emergenza sociale che sta salendo in conseguenza della crisi, e reagiscono duramente alla mancanza di solidarietà dopo lo scontro in Consiglio europeo.
Sia il premier sia il ministro hanno replicato con durezza con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che in un’intervista aveva bocciato come “uno slogan” la proposta dei Coronabond. “Parole sbagliate che non avrebbe dovuto dire”, commenta seccamente Gualtieri, “posizioni come questa non aiutano il percorso verso una soluzione condivisa sugli strumenti per affrontare la crisi. Ci aspettiamo aperture e non chiusure”. Conte poi liquida così von der Leyen: “Non abbiamo dato alla Commissione il compito di elaborare il piano delle proposte, ma all’Eurogruppo”.
E in questa prospettiva, sul difficile negoziato, il premier ha detto che “in questo appuntamento con la storia l’Europa deve dimostrare di essere all’altezza di questa chiamata. Io spenderò fino all’ultima goccia di sudore e di energia per ottenere una risposta europea forte e coesa”.
“Noi stiamo facendo ogni sforzo possibile, anche per rendere gli aiuti più rapidi possibili – ha detto Gualtieri – anche l’UE deve essere all’altezza di questa sfida e invito tutti, anche la presidente della Commissione Ue, di leggere il monito dell’ex presidente della Commissione, Jacques Delors”.
Jacques Delors sort de son silence : « Le climat qui semble régner entre les chefs d’Etat et de gouvernement et le manque de solidarité européenne font courir un danger mortel à l’Union européenne. Le microbe est de retour » @afpfr #EUCouncil #CoronaVirus #Conseileuropeen pic.twitter.com/FhZhSjZn1w
— Jacques Delors Institute (@DelorsInstitute) March 28, 2020
Tra le decisioni per fronteggiare l’emergenza sociale, le persone che non hanno soldi per fare la spesa, il governo mette subito a disposizione dei comuni italiani 4,3 miliardi di euro. Altri 400 milioni per poter far fronte a buoni pasto, derrate alimentari e beni di prima necessità per quei cittadini che hanno più bisogno.
Non è una guerra, ma le modalità con cui il coronavirus sta impattando sull’economia, sono simili. Da qualche giorno le forze dell’ordine stanno presidiando (per ora solo in alcune località) i supermercati per tenere sotto controllo l’esasperazione di cittadini in difficoltà e questo ha allarmato l’esecutivo.
Dunque saranno gli 8 mila comuni a gestire questa fase dell’emergenza e il nuovo provvedimento firmato dal presidente Conte in accordo con il presidente dell’ANCI Antonio De Caro, avrà effetto immediato.
Sul fronte delle restrizioni, anticipando decisioni che saranno prese nei prossimi giorni, Conte ha poi annunciato che la sospensione delle attività didattiche nelle scuole e nelle università, proseguirà oltre il termine del 3 aprile.