Bruxelles – Il fronte si incrina, Klaas Knot, governatore della De Nederlandsche Bank, la Banca centrale dei Paesi Bassi, prende le distanze dal suo governo e sostiene la necessità di una risposta europea alla crisi causata dal Coronavirus che comprenda Coronabond e un uso più efficiente del Fondo Salvastati.
In un’intervista concessa al giornale olandese nrc.nl Knot sostiene che “questo è un test per la zona euro. Quando vedi cosa sta succedendo con il Coronavirus in paesi come l’Italia e la Spagna, penso che la richiesta di solidarietà sia estremamente logica”. Poi, ammette, “il modo in cui attuare questa solidarietà è una decisione politica. I Coronabonds sono a senso unico, ma esistono anche altri modi, come l’utilizzo dell’ESM (il Fondo Salvastatti, ndr)”.
Per il governatore “sarebbe certamente sensato se fosse introdotta una rete di sicurezza. In tempi come questi è utile che le politiche monetarie e fiscali si rafforzino reciprocamente. La politica monetaria non può farcela da sola: ci sono limiti a ciò che possiamo fare, ci sono limiti al nostro mandato”. Secondo Knot “è auspicabile che emerga anche qualcosa in comune da parte dei governi: una risposta europea alla crisi. A turno, possiamo acquistare Coronabond o nuove obbligazioni emesse dall’ESM”.
Alla domanda se è più sensato ricorrere ai Coronabond o all”ESM, il governatore olandese risponde che “questa è davvero una domanda per i politici. Penso che sia necessaria una combinazione di solidarietà e adattamento delle economie dei Paesi in cui è necessario l’aiuto. Dobbiamo anche iniziare a pensare alla capacità dei paesi di ripagare i debiti extra attualmente in corso. E ciò – sottolinea – richiede il rafforzamento delle economie”.