Bruxelles – Far tornare l’Unione europea sul cammino della crescita sostenibile dopo la pandemia Coronavirus non sarà semplice. Come non lo sarà minimizzare l’impatto sulle singole economie dei Ventisette. La crisi pandemica non si è ancora conclusa, ma i leader degli Stati membri riuniti ieri in un Consiglio europeo in videoconferenza già cominciano a guardare oltre, al periodo post-pandemia, e a riflettere su come l’UE riuscirà a rialzarsi da questa crisi.
Alla dichiarazione congiunta adottata ieri notte affidano la riflessione che sia necessario iniziare a preparare da subito misure strategiche per tornare al normale funzionamento delle nostre società. Queste misure, si legge, dovranno promuovere una “crescita sostenibile” con investimenti senza precedenti. Divisi su quasi tutto il resto, i leader dei 27 hanno chiesto ai vertici di Commissione e Consiglio di iniziare a preparare una roadmap e un piano d’azione per una ripresa economica globale al fine di far ripartire l’economia europea dopo che la diffusione della pandemia si sarà arrestata.
Comune ai capi di governo e di stato dell’UE la convinzione che la ripresa debba partire esattamente da dove l’esecutivo a guida von der Leyen aveva iniziato il proprio mandato. Ovvero integrando insieme la transizione verde, rappresentata dal Green Deal europeo, e la trasformazione digitale: le due leve portanti della crescita economica di Bruxelles, secondo la Commissione europea.
Sui tempi per questo piano di risanamento per l’economia europea ancora nulla di certo. Il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing con la stampa di questa mattina (27 marzo) ha assicurato che la Commissione UE inizierà a lavorare “immediatamente”. Aggiunge però che è troppo presto per “parlare di quando sarà presentato” o di quali elementi sarà costituto. Mamer conferma che l’Esecutivo continua a sostenere l’importanza dei due capisaldi del suo mandato, transizione verde e trasformazione digitale, richiamando le parole della presidente della Commissione che nel suo discorso di insediamento le ha definite come “la strategia di crescita dell’Europa”. Per questo saranno indispensabili anche nella ripresa del continente post-Coronavirus.
Quanto agli esiti inconcludenti del vertice virtuale di ieri, Mamer aggiunge, diplomaticamente, che è normale che le istituzioni discutano. “Serve tempo per prendere consapevolezza di tutte le dimensioni della crisi per arrivare alle soluzioni”. Alle varie istituzioni europee, chiosa, serve il tempo necessario per arrivare con nuove proposte.