Bruxelles – Mettere le nuove tecnologie di intelligenza artificiale a supporto di agenzie governative e istituzioni pubbliche per gestire l’emergenza da Coronavirus. Questo l’intento di CLAIRE (Confederazione dei laboratori per la ricerca sull’Intelligenza Artificiale in Europa) che ha creato una task-force COVID-19 per coordinare questo supporto attraverso diversi uffici dislocati in molte città europee, tra cui Bruxelles e Roma.
“Le tecnologie di intelligenza artificiale si sono dimostrate efficaci nel supportare la gestione della crisi COVID-19 in Cina, Taiwan, Singapore e Corea del Sud” scrive il professore e informatico Holger H. Hoos a nome dell’intera task-force, in una lettera aperta rivolta a Commissione UE, Parlamento europeo, Consiglio, Stati membri e governi di Norvegia e Svizzera per offrire sostegno. “L’Europa – sentenzia – può imparare dalle loro esperienze” . A tal fine la comunità dei principali scienziati e ricercatori europei di CLAIRE si mette a disposizione dei governi UE, per aiutarli a capire come impiegare le nuove tecnologie ed evitare il collasso dei sistemi sanitari e dell’impianto burocratico dei vari paesi europei.
Dall’analisi dei dati per la terapia intensiva a quelli per tracciare la mobilità degli individui; dal rilevamento automatico di bufale e fake news all’impiego della stampa 3D per produrre materiale sanitario impiegato per la terapia. Diversi sono gli ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale menzionati nella lettera che possono essere usati a supporto di una gestione europea e coordinata della crisi Covid-19.
Molte delle attività vengono già oggi utilizzate in Europa, ma a livello locale. Per essere adottate a livello diffuso, si legge nella lettera, hanno bisogno dell’autorizzazione e della supervisione dei medici e delle autorità governative e dell’avvio di un processo condiviso a livello europeo per la raccolta, stoccaggio, accesso e utilizzo dei dati.
Ai governi UE è rivolto l’appello a diffondere i dati di interesse pubblico per la comunità scientifica a livello europeo e l’attuazione di una rete collaborativa per consentire il contributo volontario della ricerca. Fondamentale, soprattuto in riferimento all’Intelligenza artificiale, l’integrazione di competenze interdisciplinari da mettere al servizio della società.