Bruxelles – Gli ambasciatori degli Stati membri hanno concordato oggi [20 marzo] sulla necessità di sospendere temporaneamente i requisiti degli aeroporti che obbligano le compagnie aeree a usare almeno l’80 per cento delle loro aree di decollo o di atterraggio per poterle mantenere l’anno successivo e non perdere il loro diritto agli slot (bande orarie). La misura si è resa necessaria, spiegano da Bruxelles, a causa delle ripercussioni della pandemia da Coronavirus anche sul traffico aereo.
Nell’ambito del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) del Consiglio UE, i rappresentanti hanno conferito il mandato alla presidenza croata del Consiglio per negoziare con l’Europarlamento una revisione della legislazione comunitaria che riguarda il traffico aereo e sospendere questa regola fino al 24 ottobre, con possibilità di prorogare la misura se la situazione non dovesse migliorare.
A causa del Coronavirus molte compagnie aeree in Europa hanno dimezzato o chiuso tutte le loro tratte, per evitare aerei vuoti e per rispettare i limiti di circolazione imposti da alcuni stati membri. “Questa rinuncia alle fasce orarie fornirà la flessibilità e la certezza necessarie per la nostra industria aeronautica in questa situazione senza precedenti. Nessuno vuole aerei vuoti nel cielo ed è una priorità assoluta per la presidenza croata l’adozione di questo emendamento il prima possibile”, commenta il ministro dei trasporti croato, Oleg Butkovic.
La deroga al regolamento europeo sugli slot si applicherà in maniera retroattiva dal primo marzo al 24 ottobre 2020, per coprire l’intera stagione estiva. Si applicherà anche retroattivamente dal 23 gennaio al 29 febbraio 2020 per i voli tra l’UE e la Cina o Hong Kong (La data di inizio del 23 gennaio è quando il primo aeroporto è stato chiuso dalle autorità cinesi).
L’emendamento dovrà essere approvato sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo, e da Bruxelles fanno sapere che entrambe le istituzioni stanno lavorando per finalizzare la proposta urgentemente.