Bruxelles – L’Italia non sarà sola ad affrontare la minaccia della pandemia Covid-19. Questo il messaggio, semplice ma accorato, che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel affida a una lettera, scritta in italiano, rivolta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Nessun paese può e deve farcela da solo” ad affrontare questa crisi: “dobbiamo aiutarci e sostenerci l’un l’altro”. È questa, ricorda Michel, l’essenza di quella “solidarietà europea” che l’Italia negli anni ha contribuito a costruire e solidificare. Per questo il Consiglio europeo sta continuando a dare impulso politico e sostegno a questa “azione comune” contro un’emergenza sanitaria ormai diffusa in tutta Europa, senza risparmiare nessuno.
In un momento in cui molti Stati membri dell’UE hanno sottostimato la portata della minaccia, “l’Italia ha dimostrato un risoluto senso di previdenza, unità e resilienza”, gestendo la situazione attraverso misure tempestive, estese e di grande impatto sociale per contenere la diffusione dell’epidemia. La risposta del governo di Roma, riconosce il capo del Consiglio europeo, “ha costituito e costituisce un modello per molti Paesi, non solo in Europa, che si vedono costretti, con un ritardo di qualche settimana soltanto, a far fronte alle medesime esigenze in materia sanitaria e di risposta sociale”.
Nella lettera Michel non manca di esprimere il cordoglio di tutte le istituzioni comunitarie per la tragedia che l’Italia si trova ad affrontare e per l’enorme tributo di vittime pagato a causa di questa minaccia. Non nasconde neanche “l’ammirazione non solo mia, ma anche dei membri del Consiglio Europeo, per gli sforzi incredibili del personale sanitario italiano, che lavora in condizioni di emergenza senza interruzione da settimane oramai, e per il lavoro instancabile della Protezione Civile”.
Ricordando ancora che l’Italia e l’Europa usciranno più forti di prima da questa emergenza, Michel mette in coda alla missiva quelle tre, semplici parole che in questi giorni accompagnano la reclusione forzata, ma necessaria, degli italiani. E che risuonano in ogni casa e in ogni angolo, anche più remoto, del Paese: “ANDRA’ TUTTO BENE”.