Bruxelles – Decisioni e provvedimenti duri, ma che devono essere rispettati e seguiti alla lettera per contenere la diffusione del Coronavirus in Europa. Senza menzionarle direttamente, la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, si riferisce alle misure restrittive messe in campo dall’Italia e parlando di fronte all’Eurocamera riunita in plenaria a Bruxelles ricorda ai gruppi politici che i prossimi mesi saranno cruciali per affrontare l’emergenza sanitaria.
Dove possibile, gli stati membri dovranno impegnarsi per contenere fortemente e rallentare la diffusione del virus entro i propri confini territoriali. Soprattutto dove al momento ci sono ancora pochi casi. È chiaro ormai che quella manifestata dal Covid 19 è un’emergenza che mette in pericolo la sanità pubblica di ogni paese dell’UE: ad oggi, ricorda la commissaria, ci sono casi confermati in tutti gli Stati membri, anche se il numero di decessi e contagi cambia in maniera sostanziale da paese a paese.
Lo stesso quadro della situazione varia in misura sistematica giorno dopo giorno, e il rischio che molti altri paesi sperimentino quello che l’Italia sta sperimentando nelle ultime ore non solo è verosimile ma anche probabile.
Proprio perché la situazione varia da territorio a territorio, la Commissione europea ha invitato tutti i governi ad attivare il proprio piano strategico di preparazione all’emergenza e di “condividerlo” con le istituzioni europee. A tutti l’invito a “giocare di anticipo”, pianificando per tempo come gestire l’emergenza ed essere preparati ad affrontare al meglio “un possibile prossimo scenario”.
Lo sguardo dell’esecutivo è attento anche al comparto produttivo. Con il commissario europeo responsabile per il mercato interno Thierry Breton “stiamo valutando come potrebbe reagire l’industria europea all’aumento costante della domanda” di alcuni beni considerati fondamentali per contrastare l’emergenza, dai macchinari per la respirazione alle mascherine di protezione. Proprio su questo ultimo aspetto Kyriakides ricorda che la Commissione ha avviato una gara di appalto comune a livello UE per l’acquisto di attrezzature medico-sanitarie per sviluppare un maggiore senso di collaborazione e solidarietà tra gli stati membri, che nelle ultime settimane sembra scarseggiare.
Nella risposta agli effetti del Coronavirus sull’economia europea, la Commissione lascia aperta la porta alla possibilità di usare la flessibilità prevista dal patto di stabilità. A ribadirlo oggi è il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarčič: “La nostra lettera rivolta all’Italia è molto chiara su questo punto: sappiamo benissimo che momenti eccezionali richiedono misure eccezionali. Siamo in un momento di questo tipo e siamo impegnati con gli stati membri a utilizzare tutti gli strumenti politici adeguati per salvaguardare la situazione rispetto ai rischi negativi che ci possono essere”.