Bruxelles – Nei prossimi giorni l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’UE, Josep Borrell, e il ministro degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu, lavoreranno per definire l’attuazione dell’accordo sui migranti tra Ankara e Unione europea e per garantire che le due parti ne abbiano la stessa interpretazione. È quanto emerge dall’incontro di questo pomeriggio a Bruxelles tra Charles Michel, presidente del Consiglio UE, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione UE, e Recep Tayyip Erdogan, il presidente turco.
Un incontro per ridiscutere i termini dell’accordo di quattro anni fa (2016) sui migranti, questione su cui l’Europa appare sempre più ostaggio di Erdogan, che però si è chiuso senza una decisione di fatto ma solo con la promessa dell’Ue a valutare un impegno reciproco a voler continuare nell’attuazione dell’accordo. A quanto pare il dialogo con Ankara è ancora aperto, anche senza che ci sia alcuna rassicurazione da parte del presidente turco sul fatto che Ankara smetterà di mandare i migranti al confine con la Grecia per fare pressioni su Bruxelles.
Erdogan lascia la sede del Consiglio europeo senza alcuna dichiarazione alla stampa dopo aver incontrato i leader dell’UE. A confermare che il dialogo con Ankara è ancora in corso è la presidente della Commissione UE che ribadisce alla stampa: “I migranti hanno bisogno di sostegno, la Grecia ha bisogno di sostegno ma anche la Turchia ha bisogno di sostegno. Chiaramente – aggiunge – abbiamo i nostri disaccordi, ma abbiamo parlato chiaramente e abbiamo parlato onestamente”.
Von der Leyen conferma inoltre che l’accordo con la Turchia del 2016 rimane valido e che l’UE è impegnata ad andare avanti nella sua attuazione purché l’impegno sia reciproco. L’incontro di oggi si è svolto in sostanza discutendo su come attuare i pezzi mancanti. “Analizzarlo, trovare una comprensione comune di ciò che manca e di ciò che è già in atto e quindi attuare gli elementi mancanti” rivela la tedesca.Un buon punto di partenza di un processo che per la Commissione UE ha prima di tutto l’obiettivo di dare stabilità alla regione.
Il dialogo di oggi, confermano in conferenza stampa i due leader UE, è stato costruttivo e proseguirà nei prossimi giorni. Intanto, messa alla strette dalla politica aggressiva della Turchia, l’UE appare sempre più incapace di definire una politica comune e unitaria per la gestione delle crisi ai suoi confini.