Bruxelles – Si chiude progressivamente la Bruxelles internazionale, mentre la città “civile” sembra andare avanti senza alcuna preoccupazione per il Coronavirus, nonostante alcuni casi di contaminazione (una trentina) siano stati identificati. Secondo i dati diffusi dalle autorità, in tutto il Belgio si conta un totale di 239 contagi.
Il problema in Belgio è che c’è una scarsità di reagenti per il test, e dunque l’esame è riservato solo ai casi più gravi e al personale sanitario. Nel surrealismo di questo paese si spiega poi che “il fine settimana c’è un abbassamento di numeri di test eseguiti”… Dunque il numero reale dei contagi potrebbe essere più alto di quelli accertati.
Dopo che il Parlamento europeo ha sostanzialmente chiuso le porte agli esterni oramai da una settimana, oggi il Consiglio europeo, dove sono stato individuati una mezza dozzina di casi, ha preso drastici provvedimenti. La scorsa settimana fu cancellata la riunione settimanale degli ambasciatori perché una di loro, la rappresentante croata (che ha anche la presidenza di turno) è stata a contatto con un soggetto contagiato. Poi si è deciso di cancellare il Summit UE-India, in programma questa settimana. Oggi il Segretariato generale ha disposto che il numero di riunioni del Consiglio, dei suoi organi preparatori e dei gruppi di lavoro “sarà ridotto”. Sarà il presidente Charles Michel a decidere quali incontri sono indispensabili. Comunque la dimensione delle delegazioni che partecipano alle riunioni “sarà limitata”, e tutti i gruppi di visitatori e gli incontri “non essenziali” saranno sospesi.
Si va anche oltre, perché “il personale è incoraggiato a limitare il più possibile le riunioni interne e a continuare a osservare scrupolosamente le misure igieniche raccomandate”.
Ovviamente le aree per le quali si applicano restrizioni di viaggio al personale è stato aggiornato “per tener conto delle ultime decisioni delle autorità italiane”.
Il virus, spiega il segretario generale del Consiglio, “è ora presente in misura considerevole nella maggior parte degli Stati membri, incluso il Belgio, e che è probabile che questo sviluppo continui”.
Michel, con un Tweet, informa che a breve terrà una teleconferenza con gli Stati membri per coordinare la risposta all’emergenza.
Following consultations I will hold a #EUCO members conference call shortly on #COVID-19 to coordinate #EU efforts.
We need to cooperate in order to protect the health of our citizens.
— Charles Michel (@eucopresident) March 9, 2020
Alla NATO si sono presi provvedimenti simili, dato che un dipendente è stato trovato positivo al test ed è ora in auto-isolamento. Si è decisa la sospensione temporanea di alcuni viaggi, i dipendenti sono stati incoraggiati a lavorare da casa, sono state sospese le visite di esterni al Quartier generale di Bruxelles.
La Commissione europea ha anch’essa cancellato numerosi incontri con persone esterne e preso qualche provvedimento di prevenzione, ma non è stato per il momento comunicato un disegno preciso.
Anche l’Istituto di Cultura italiano ha deciso di cancellare “a causa di problemi logistici legati ai recenti sviluppi nel Nord Italia, il vernissage della mostra Celebrating Diversity dell’artista Carla Chiusano, previsto per questo mercoledì”. E’ stato rimandato a data da destinarsi.